CATANZARO Un bando «natalizio» e, per giunta, in un periodo di transizione, con tanto di campagna elettorale in corso. Destino vuole che i movimenti attorno alla Protezione civile calabrese non passino inosservati. È stato così anche questa volta. «Ci vogliono e una bella faccia a firmare atti in un momento di “transizione” come questo – commenta il sindacato Csa-Cisal -. “Qualità” evidentemente che non mancano al dg del dipartimento “Organizzazione e Risorse Umane”, Bruno Zito. Nel bel mezzo della campagna elettorale che porterà la Calabria al voto il prossimo 26 gennaio e in un momento, come questo, in cui buona prassi istituzionale suggerirebbe di aspettare la nuova Amministrazione, Zito decide di infischiarsene e pubblicare l’avviso per l’individuazione del responsabile della Protezione civile regionale. Il bando, pubblicato sul sito istituzionale nella serata di venerdì 20 dicembre, è rivolto a soggetti esterni. Una duplice forzatura». L’individuazione del capo della Prociv è stata una procedura piuttosto tormentata. L’incarico, da circa un anno, è stato assunto ad interim da Domenico Pallaria (ora al dipartimento “Lavori Pubblici”). Nel mezzo, l’Amministrazione aveva combinato una “frittata” amministrative. Si ricorderà che il Tribunale di Catanzaro, con una sentenza del 26 aprile 2019, aveva “bocciato” l’operato della Regione. Al precedente avviso, bandito nell’estate del 2018, avevano partecipato quattro dirigenti interni dell’Ente. L’allora dg del dipartimento Presidenza (proprio Pallaria) li dichiarò non idonei ad assumere il ruolo di responsabile della Prociv. Una scelta che i dirigenti impugnarono, vedendosi riconosciute le proprie ragioni dal Tribunale poiché l’avviso non aveva stabilito dei criteri oggettivi ai fini della valutazione. Nel dispositivo si leggeva che la selezione poggiava: «su elementi non predeterminati», quindi «non è mai possibile alcun controllo estrinseco della correttezza della decisione e l’esercizio del potere di scelta del candidato, non ancorato a nessun parametro conoscibile e verificabile, appare in immediata antitesi con lo scopo della norma e con le regole di correttezza e buona fede». Il Tribunale ordinò la sospensione della procedura di selezione rivolta agli esterni che era stata attivata. «Da allora – continua la nota -, la Regione Calabria non ha mosso un dito. Fino ad oggi è stato mantenuto l’interim a Pallaria. È evidente che, con il nuovo avviso natalizio di Zito, c’è una macroscopica violazione del regolamento regionale nell’individuazione del dirigente non apicale (il numero 10 del 2015) che prevede dapprima un avviso interno e solo e soltanto dopo (assenza di candidature o di profili idonei) il ricorso a soggetti esterni. L’avviso interno – sottolinea il sindacato Csa-Cisal – in questo caso non è stato proprio fatto. Leggendo il contenuto del bando rivolto agli esterni (che doveva essere il secondo step), scopriamo che la Giunta, motu proprio, ha deciso lo scorso 20 settembre con delibera di non individuare nessuno all’interno dell’Ente come capo della Prociv. Ma sulla base di quale avviso? È stato mai pubblicato e perché non viene citato? Quali candidature sono state analizzate dalla Giunta, si domanda il sindacato? Dopodiché, l’estratto del verbale della seduta della Giunta, ripetiamo dello scorso 20 settembre, è stato trasmesso a dieci giorni di distanza al dipartimento del Personale. Ora Zito, tre mesi dopo, se ne ricorda e sforna questo incredibile avviso rivolto a soggetti esterni». L’avviso “natalizio” scade fra dieci giorni, quindi in prossimità di Capodanno. Questo «attentato alla logica – si legge ancora – non può passare sottotraccia. In questo caso abbiamo nell’ordine: mancato rispetto di una sentenza del Tribunale, violazione del regolamento regionale sulle procedure per l’affidamento degli incarichi ai dirigenti e assoluta inopportunità temporale. È stato smarrito il senso della legalità in alcuni dipartimenti regionali. Come è possibile che il dg Bruno Zito si presti ancora a firmare queste incredibili forzature? C’è qualche interesse retrospettivo che ci sfugge?». Prima di arrivare alla scadenza dei termini per le candidature degli esterni, quindi a Capodanno, il sindacato Csa-Cisal suggerisce comunque «di evitare di rovinare le feste e, prima di Natale, di annullare in autotutela questa corbelleria. Regali alla Regione Calabria delle festività più serene e più legali».
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