Lo scioglimento del comune di San Giorgio Morgeto, il secondo nel giro di soli 20 giorni, dimostra ancora una volta come la considerazione del Ministero dell’Interno e dell’intera classe dirigente nazionale nei confronti del Mezzogiorno e della prima linea degli amministratori locali sia nulla. A San Giorgio Morgeto, come nella quasi totalità dei casi, è stato “colpito” un Sindaco onesto e innamorato della sua comunità. Su tali premesse ho ritenuto necessario ribadire immediatamente al Sindaco Metropolitano l’urgenza di riproporre, a nome dei 77 sindaci ancora rimasti in carica, una nuova richiesta d’incontro con il Governo (Ministro dell’Interno e/o Presidente del Consiglio dei Ministri), considerato che quella già formulata in precedenza dai “51” non è stata considerata. Convinto che la trattazione di questa spinosa tematica sia ormai indifferibile, sono dell’idea che il primo firmatario della richiesta appena indicata debba essere il sindaco della principale città della Calabria. Avendo altresì registrato in queste ore l’opinione di molti colleghi su questa tematica, posso affermare senza tema di smentita che per tutti sia giunto il momento di unire le forze non badando alle appartenenze politiche di ognuno, ove queste esistano ancora! Garantendo la massima compattezza con l’unanimità degli amministratori in carica, nell’intento di avviare un ragionamento sul ruolo delle autonomie locali costituzionalmente previste, dei rappresentanti istituzionali eletti dal popolo e dei sindaci in particolare. Di più, la convinzione di ogni i sindaco interpellato, anche in questa nefasta occasione, “spinge” verso una nuova ridefinizione/riconquista di ruoli, doveri, diritti e tutele, al fine di “puntellare” un sistema ormai esposto a gravi rischi. Si ravvisa a tal proposito la necessità di modificare la normativa sugli “scioglimenti” divenuta strumento inefficace contro la criminalità e fortemente punitivo, specie per gli amministratori onesti e per le comunità da questi ultimi guidate. Dal canto suo il Sindaco Metropolitano, toccata con mano la difficoltà da parte di tutti i colleghi ad operare democraticamente e sempre nel pieno rispetto delle leggi, in via preliminare, ha accolto la presente richiesta e la necessità di fissare al più presto una riunione di Consiglio Metropolitano aperto e ad hoc sugli scioglimenti per mafia, così come più volte richiesta dal sottoscritto, unitamente ad altri colleghi consiglieri. Da ultimo il mio augurio, oltre che di sereno natale a tutti, è che non ci sia bisogno di un nuovo scioglimento per suonare la sveglia e costringere i primi cittadini e la società intera a riaprire ad intermittenza l’argomento. Se proprio ciò fosse necessario con un po’ di fede e qualche mese di pazienza saremo certamente serviti!
* Sindaco di Roghudi
x
x