di Giorgio Curcio
RIACE Per la comunità di Riace il 2020 non è iniziato nel migliore dei modi. Già perché nelle scorse ore ignoti hanno distrutto la fontana situata nei pressi della “Porta dell’acqua”, a Riace superiore. Un atto vandalico in piena regola, messo a segno da uno o più soggetti. Quello colpito da qualche delinquente era – di fatto – uno dei simboli dell’ormai ex borgo dell’accoglienza e del lavoro svolto dall’ex sindaco di Riace, Domenico Lucano. Fu la sua giunta, infatti, a portarne avanti il restauro, restituendo ai cittadini una testimonianza storica della comunità riacese.
IL SIMBOLO In passato, infatti, si svolgeva il mercato del pesce proprio qui, alla “porta dell’acqua”, così detta perché conduceva alle due fontane (attraverso un percorso restaurato proprio da Lucano) in cui vi si riempivano le famose “gozze”. E, proprio di fronte al luogo distrutto dai vandali, è stata posta un’opera simbolica voluta ancora dall’ex primo cittadino di Riace, per ricordare e celebrare la donna che andava a prendere l’acqua per tutto il paese. «Siamo rattristati – raccontano alcuni cittadini di Riace al Corriere della Calabria – perché era uno dei simboli della nostra comunità. Si tratta purtroppo dell’ennesimo atto vandalico degli ultimi mesi e questo ci preoccupa». Il nuovo è appena iniziato e a Riace si dovrà fare a meno di un simbolo storico di cui rimangono solo i cocci per terra e una ferita per tutta la comunità.
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