di Gaetano Megna
CROTONE Guerra a tutto campo contro i dissidenti del Partito democratico della provincia di Crotone. Il commissario provinciale del Pd, Franco Iacucci, durante una conferenza stampa tenutasi questa mattina, ha annunciato di avere convocato, per la stessa giornata di oggi, l’assemblea dei sindaci del territorio e dei segretari dei circoli, ai quali sottoporrà la sottoscrizione di un documento di fedeltà alla linea politica e ai candidati ufficiali dem per le elezioni regionali.
«Chi non firma – ha detto Iacucci – si pone fuori dal Pd e farebbe bene a trarne le conseguenze, assumendosi la responsabilità della propria scelta». Chi non firma e non trae da solo le conseguenze sarà cacciato dal Pd e la stessa cosa accadrà per chi firma e tradisce l’impegno di appoggiare la lista e i candidati democrat. Parla di unità Iacucci, sapendo che la situazione della provincia pitagorica è molto complessa, perché ci sono candidati in altre liste e dirigenti del partito che appoggiano lo stesso candidato a presidente, Pippo Callipo, ma chiedono voti per liste diverse da quella targata Pd.
I social fanno testo. Secondo Iacucci il Pd è un partito che ha la necessità di essere ricostruito, «ma questo deve avvenire nella massima chiarezza e rispettando le regole». Più volte ha ribadito che «chi è candidato in altre liste, anche se appoggia lo stesso candidato a presidente, non può assolutamente sostenere di rappresentare il partito».
«Ognuno ha fatto la propria scelta e non può pensare di agire in ambiguità». Annuncia, quindi, di avere pensato alla costituzione di un comitato elettorale, che lo aiuterà nelle attività da mettere in campo non solo per le elezioni regionali, ma anche per quelle comunali previste per la prossima primavera. Il commissario si toglie anche un sassolino dalla scarpa, rispondendo alla voce fatta circolare su un prossimo ritorno dell’ex segretario provinciale alla guida del partito. A Crotone qualcuno racconta che molto presto Iacucci sarà sollevato dall’incarico di commissario, perché il partito nazionale intende rimettere le bocce ai blocchi di partenza. Un racconto che interesserebbe anche la gestione del partito provinciale di Cosenza. Crotone e Cosenza sono le due federazioni “ribelli” commissariate dal segretario nazionale Nicola Zingaretti, perché sino alla fine hanno sostenuto la ricandidatura alla guida della Regione di Mario Oliverio, ponendosi così contro «la linea del rinnovamento» sancita dai vertici nazionale.
«Io resterò alla guida del partito della provincia di Crotone – ha sottolineato Iacucci – almeno sino alla prossima estate». Sarà, quindi, Iacucci a gestire tutte le attività delle alleanze e la scelta dei candidati a sindaco nei Comuni interessati al voto della prossima primavera. Si voterà in Comuni importanti quali Crotone e Cirò Marina. Il commissario lo dice chiaro e tondo: «Il lavoro iniziato con l’elaborazione delle liste regionali, continuerà dopo il 26 gennaio per le comunali».
Nel frattempo, la reazione contro le affermazioni di Iacucci è arrivata dal presidente della commissione di garanzia della federazione crotonese, Pietro Secreti, che in una nota scrive: «È veramente scandaloso il modo che il commissario Iacucci sta portando avanti. Un tentativo a dividere ulteriormente i gruppi dirigenti già disorientati da una gestione del Partito regionale che (palesemente) risponde a logiche correntizie e non agisce nell’intesse generale». Secreti minaccia di portare in tribunale il commissario provinciale del partito, ipotizzando il reato di «voto di scambio». L’altra area politica della provincia di Crotone non è disponibile a farsi da parte ed annuncia battaglia.
Se Iacucci manterrà la barra dritta sino alla fine, i dirigenti di Crotone non potranno comunque più avere posizioni ambigue quale quella vissuta al Comune pitagorico, dove i consiglieri eletti nelle liste dem hanno garantito, in più occasioni, la maggioranza al sindaco Ugo Pugliese, che aveva perso l’appoggio di alcuni rappresentanti eletti nelle liste che lo avevano fatto eleggere. (redazione@corrierecal.it)
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