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«Neve a Lorica e piste chiuse. E le colpe? Boh»

di Franco Laratta*

Pubblicato il: 04/01/2020 – 15:56
«Neve a Lorica e piste chiuse. E le colpe? Boh»

La Calabria delle Meraviglie? Certo. Ma poi devi lottare contro inefficienze, incompetenze, gravissimi ritardi e assurde inadeguatezza.
Perché se per 11 mesi all’anno ci si spende ogni ora e con tutti i mezzi per promuovere la Calabria delle meraviglie, la Calabria “più bella della California e delle Hawaii, più bella della Costa Azzurra e degli arcipelaghi giapponesi”, non può affatto accadere che al 12° mese, quando finalmente arriva una meravigliosa nevicata, le piste da sci rimangano chiuse (a Lorica, che della Sila è veramente una perla, è successo questo, in questi giorni)! Chiuse perché non si sa ancora chi dovrà gestire gli impianti.
Applausi.
Lo so lo so, non è mai colpa di qualcuno. Nessuno sa, nessuno può, di nessuno è la competenza. O forse è vero il contrario, ci sono troppe competenze: Enti Pubblici, Procure, curatori, Enti locali, Imprese, ditte… “onorevole eccellenza cavaliere senatore nobildonna eminenza monsignore vossia cherie mon amour”.
Così, a pensarci bene, la vera colpa è dello Spirito Santo. Sicuramente è stato lo Spirito Santo che si è distratto.
È semplicemente vergognoso che ci si faccia trovare così impreparati davanti ad una nevicata, a dicembre, a oltre 1000 mt sul livello del mare. Quindi non siamo ad agosto e per giunta sulla spiaggia. Siamo in alta montagna.
Ma che classe dirigente siamo? Ma che classe dirigente, abbiamo? Ma perché poi non paga mai nessuno per i danni arrecati alla Calabria?
Gli impianti sciistici chiusi. Il transito veicolare in difficoltà. Diversi comuni montani in panne.
E dei semafori per i lavori in pieno inverno sulla 107 Silana-Crotonese ne vogliamo parlare? E delle deviazioni per le strade interne impossibili?
“Quando fu il giorno della Calabria Dio si trovò in pugno 15000 km. quadrati di argilla verde con riflessi viola. Pensò che con quella creta si potesse modellare un paese di due milioni di abitanti al massimo. Era teso in un maschio vigore creativo il Signore, e promise a se stesso di fare un capolavoro”.
il bello è che il capolavoro lo fece davvero, il Creatore. Ma quello che non poteva immaginare è che grazie a quella “maniata e ciuoti” che da decenni decidono le sorti e i destini della Calabria, alla fine questa terra meravigliosa si sta trasformando in un incubo. Ospedali e spazzatura la dicono lunga.
Buon Anno tutti, anche a quella “maniata e ciuoti” che siamo diventati.

*già parlamentare

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