REGGIO CALABRIA «Il decesso si è verificato per Sepsi Meningococcica microbiologicamente accertata, malattia gravata da elevatissima mortalità anche quando opportunamente e tempestivamente trattata». Con questa diagnosi arriva dal Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria, la comunicazione circa la morte di M.A. sedicenne che si trovava ricoverata nella struttura degli ospedali “Riuniti” della città dello stretto. La giovane, la cui sintomatologia era iniziata da alcuni giorni, era arrivata al Pronto Soccorso degli ospedali “Riuniti” alle ore 11:18 del 5 gennaio ed avviata presso il reparto di Pediatria, dove le condizioni cliniche erano apparse subito «critiche e, soprattutto, repentinamente ingravescenti per una severa insufficienza multiorgano ed una grave coagulopatia da consumo» è scritto in una nota diffusa dall’azienda ospedaliera di Reggio Calabria. «I medici e gli infermieri dei reparti di Pediatria, Cardiologia, Rianimazione ed Ematologia hanno prontamente avviato le manovre rianimatorie, che sono state ripetute e prolungate, nonché tutte le necessarie indagini diagnostiche strumentali e di laboratorio; il decesso è intervenuto alle ore 14 della stessa giornata. La diagnosi definitiva è stata effettuata nella mattina del 6 gennaio in seguito alla positivizzazione dell’emocoltura effettuata il giorno precedente sulla quale è stata eseguita multiplex-PCR per la ricerca di batteri nel sangue (FilmArray) confermata dall’esame batterioscopico; successivamente si procederà alla caratterizzazione del sierogruppo. La diagnosi è stata notificata stamattina stessa al Direttore dell’Ufficio Igiene dell’A.s.p di Reggio Calabria per gli opportuni e consequenziali provvedimenti di verifica e profilassi. La Direzione Aziendale ritiene infine di dover rivolgere un appello volto ad evitare ogni ingiustificato allarmismo, considerato che il contagio di questa patologia si realizza solo attraverso un contatto stretto e prolungato con una persona colpita dall’infezione».
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