CROTONE Una frode per circa due milioni di euro ai danni della Unione europea è stata scoperta dalla fiamme gialle nel Crotonese. Un’indagine che è stata conclusa dalla Procura della Repubblica di Cosenza con l’emissione di 6 avvisi di garanzia nei confronti di imprenditori e funzionari regionali. Inoltre sono state inoltrate alla Corte dei Conti di Catanzaro tre segnalazioni per sospetto danno erariale per un importo di 1.912.519,00 euro. Oltre che sono state ravvisate ipotesi di danno erariale nei confronti di due funzionari
pubblici incaricati nel controllo dei finanziamenti contestati.
L’INDAGINE Si tratta, in particolare, dell’esito di un’indagine condotta dal Nucleo Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Crotone nei confronti di una società, gestita da due fratelli, operante nel settore turistico alberghiero e nel commercio di articoli sportivi nel comprensorio di Villaggio Palumbo.
L’indagine scaturisce dall’approfondimento sulle movimentazioni bancarie dei rapporti finanziari della società a seguito di segnalazioni di operazioni sospette pervenute dalla banca d’Italia.
Secondo quanto appurato dalle fiamme gialle, queste movimentazioni bancarie sono risultate anomale ed hanno permesso di far emergere una serie di irregolarità: fatture per operazioni inesistenti, fittizie cessioni di beni già in uso, rendicontazioni di spesa per importi sovrafatturati e distrazione dei beni acquistati.
Al termine dell’indagine, sono stati contestati in totale cinque finanziamenti cofinanziati dall’Unione Europea, di cui al Por Calabria 2007/2013, concessi dalla Regione Calabria di cui la società destinataria del controllo valutario era diretta destinataria o fornitrice di beni nei confronti delle nuove realtà imprenditoriali create.
In particolare i finanziamenti riguardavano i lavori di ammodernamento e ristrutturazione di un albergo nella Sila crotonese e l’acquisto di beni ed automezzi da quattro nuove aziende turistiche, di cui 3 risultate di fatto non operative, a Camigliatello Silano e presso il Villaggio Palumbo di Cotronei.
Le indagini coordinate dalla Procura di Cosenza hanno consentito di disarticolare un sistema fraudolento, ideato e orchestrato dai due fratelli amministratori della società fornitrice, con la compiacenza e fattiva collaborazione degli altri indagati, titolari di fatto e di diritto di quattro società beneficiarie dei finanziamenti indebitamente percepiti. Proprio a seguito della segnalazione effettuata dalle fiamme gialle, la Regione Calabria ha proceduto alla revoca totale dei finanziamenti concessi. (rds)
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