LAMEZIA TERME «Saremo sicuramente in Consiglio regionale con una squadra poderosa, come ai vecchi tempi, ed è un fatto importante per la Calabria e la coalizione di centrodestra, perché un centrodestra senza un partito moderato poi non governa bene». Con una punta di orgoglio, il segretario nazionale dell’Udc Lorenzo Cesa illustra gli obiettivi dei centristi in vista delle Regionali, rivendicando una centralità del partito nella coalizione a sostegno della candidata presidente Jole Santelli e replicando alle accuse di uno Scudocrociato pronto a “imbarcare”‘ di tutto. «Non mi sembra», sostiene Cesa rispondendo ai giornalisti a Lamezia Terme alla presentazione dei candidati dell’Udc nella circoscrizione centro: «Abbiamo fatto liste molto coerenti con la nostra storia e la nostra tradizione, riunendo le persone di buon senso di questa regione all’interno delle nostre liste». Secondo Cesa, «Jole Santelli è la persona giusta per guidare con autorevolezza la Regione Calabria. In questa coalizione vogliamo rappresentare la forza della concretezza e del buon senso, con una squadra che ha grandi capacità politiche e professionali. C’è bisogno di concretezza, basta con le chiacchiere e le promesse che – rileva il leader dell’Udc – non vengono mai realizzate: questa regione ha tante dotazioni, soprattutto da parte dell’Europa, che non sono state utilizzate e che nei prossimi tre anni possono essere realizzate. Stiamo parlando di 1,7 miliardi da spendere: se solo riuscissimo a far questo daremo una svolta alla Calabria».
Cesa si dice «sicuro che l’Udc sarà in Consiglio regionale con una squadra poderosa, come ai vecchi tempi, ed è un fatto importante per la Calabria, la politica e la coalizione di centrodestra, perché un centrodestra senza un partito moderato poi non governa bene. Lo dico – rimarca il segretario nazionale dello Scudocrociato – con molta tranquillità, perché questo si vede in Italia e anche in Europa: quando manca un partito di centro, non c’è mai stabilità e non c’è mai concretezza nell’azione politica». Un passaggio sulla composizione delle liste, finite nel mirino di alcuni critici, che hanno sottolineato la presenza di esponenti di big con un passato di centrosinistra. «Abbiamo voluto unire le persone di buon senso della Calabria, abbiamo con noi – ricorda Cesa – i riformisti socialisti, persone che vengono dall’esperienza democratico-cristiana o di altro genere, abbiamo voluto aggregarli attorno a noi perché serve molto buon senso. Basta con la politica fatta di slogan, urlata, che non porta a nulla. Abbiamo fatto liste molto coerenti con la nostra storia e la nostra tradizione, riunendo le persone di buon senso di questa regione all’interno delle nostre liste. E – aggiunge il segretario nazionale dell’Udc – pensiamo di poter dare un grande contributo non solo alla Santelli per la sua elezione alla presidenza della Regione ma anche alla regione attraverso persone che hanno grandi qualità per affrontare le enormi problematiche che riguardano la Calabria». A parere di Cesa, infine, «il voto sulle Regionali avrà sicuramente riflessi sul governo nazionale. Tuttavia mi dispiace, e in questo forse ha un po’ ragione Zingaretti, che la campagna elettorale in Emilia e in Calabria si stia giocando su questi temi nazionali. Invece in una campagna elettorale delle Regionali penso che ci sia un dovere, quello di occuparsi dei problemi che riguardano la vita della gente della Calabria e dell’Emilia e dire alla gente esattamente quello che si intende fare, perché – conclude il segretario nazionale dell’Udc – c’è una forte disaffezione e se non si parla il linguaggio della verità non si va da nessuna parte. A me non interessano i riflessi nazionali, interessa che vogliamo fare in Calabria per dare risposte ai giovani disoccupati, al settore dell’agricoltura, dell’artigianato, in termini di innovazione. Ci sono tutte le condizioni per dare risposte, ma bisogna darle e – ha concluso Cesa – dare una mano per risolvere i problemi della gente».
Al fianco di Cesa il segretario regionale dell’Udc, Franco Talarico, che a sua volta osserva come quello del partito per le Regionali sia «un progetto inclusivo, aperto a diverse anime della politica calabrese. Abbiamo lavorato per unire il Coraggio di Cambiare, Idm, i socialisti riformisti, i Moderati. Abbiamo lavorato per costruire un progetto al centro, moderato, per dare una mano a Jole Santelli anche con la nostra esperienza politica, perché negli ultimi anni il populismo dilagante e il voto di protesta anche qui in Calabria non hanno portato a nulla. Auspichiamo – sostiene Talarico – che il nostro progetto riscuota consenso e che possiamo avere dei rappresentanti dell’Udc in Consiglio regionale a sostegno del buongoverno della Santelli». In platea tutti i candidati dell’Udc nella circoscrizione centro, tra cui Tonino Scalzo, e inoltre volti storici del centro in Calabria come Gigi Fedele, Gino e Michele Trematerra, Gaetano Ottavio Bruni, Pasqualino Scaramuzzino. (a.cant.)
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