CORIGLIANO ROSSANO Tornano in libertà tutti i componenti del “branco” arrestato tra il 6 e il 16 dicembre perché accusati di tortura nei confronti di un uomo disabile, di violazione di domicilio e interferenze illecite nella vita privata (qui e qui la notizia).
La vicenda era balzata agli onori della cronaca nazionale e già nei giorni scorsi il Tribunale del Riesame di Catanzaro si era pronunciato sul 19enne Alessio Sposato, il presunto capobranco, rimettendolo in libertà (qui).
Questa mattina il Tribunale catanzarese ha esaminato le posizioni degli altri tre giovani, Giuseppe e Damiano Riforma e Narcis Berciu rispettivamente di 19, 26 e 20 anni: tutti e tre sono tornati in libertà poiché i giudici hanno ritenuto insussistente l’ipotesi accusatoria di tortura. Ai quattro, al momento, è stato fatto divieto di avvicinarsi alla vittima, un 57enne coriglianese diversamente abile. (lu.la.)
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