CATANZARO L’udienza per discutere la posizione dell’avvocato Giancarlo Pittelli davanti al Tribunale del Riesame è iniziata nel tardo pomeriggio di giovedì. E si è aperta con un nuovo deposito di atti. Dopo l’ordinanza da 1.200 pagine e una richiesta di oltre 12mila, la Dda di Catanzaro ha depositato nuovi documenti e una nota per dare ancora più sostanza alle accuse formulate contro l’ex parlamentare catanzarese di Forza Italia. Tra gli atti depositati dai pm Annamaria Frustaci e Antonio De Bernardo ci sono anche alcuni verbali del collaboratore di giustizia Vincenzo Marino. Intanto, nell’aula bunker del palazzo di Giustizia del capoluogo, gli avvocati Salvatore Staiano, Guido Contestabile, Enzo Galeota e Fabrizio Costarella, hanno chiesto l’annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
GIORNATA FITTA DI UDIENZE E DECISIONI In giornata, poi, è andata avanti l’analisi delle istanze presentate dai legali degli indagati nell’inchiesta “Rinascita”. Il Tdl ha rigettato l’istanza di scarcerazione prodotta dall’avvocato Diego Brancia per l’ex assessore all’Ambiente Vincenzo De Filippis, fino ai domiciliari lo scorso 19 novembre con l’accusa di voto di scambio.
Passa dal carcere ai domiciliari Domenico Crudo. Resta in carcere invece Francesco Vardè mentre ritorna in libertà Matteo Famà (difeso anch’egli dall’avvocato Diego Brancia), che si trovava ai domiciliari. I giudici del Tribunale del Riesame hanno invece sciolto le riserve in relazione alle posizioni di altri due indagati, Michele Staropoli, 28 anni di Ionadi, e Rita Pasqualino, 51 anni di Ionadi, difesi dall’avvocato Di Renzo. Nei loro confronti l’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari è stata dichiarata nulla: sono tornati in libertà. Il Riesame ha annullato l’ordinanza agli arresti domiciliari nei confronti dell’imprenditore Salvatore Malara, 56 anni, di Vibo Marina, difeso dagli avvocato Francesco Muzzopappa e Massimiliano Riga. Lascia gli arresti domiciliari l’imprenditore Filippo Polistena (difeso dagli avvocati Sorrentino e Assisi). Il giudice distrettuale ha riconosciuto la sua incompetenza ad affrontare il caso. Passa ai domiciliari il titolare della “Latteria del Sole” Michael Joseph Pugliese, difeso dagli avvocati Giuseppe Arcuri e Pietro Proto. È accusato di concorso in intestazione fittizia dell’esercizio commerciale che sarebbe riconducibile – secondo l’accusa – a Luigi Mancuso, il boss di Limbadi. Nei giorni scorsi, il gip distrettuale di Catanzaro Barbara Saccà aveva disposto, al termine degli interrogatori di garanzia, la scarcerazione del figlio Tommaso Pugliese, 26 anni, e della madre Paola Rella di 57, entrambi di Vibo Valentia che sono quindi tornati in libertà. Il gip distrettuale di Catanzaro, in accoglimento di una richiesta presentata dall’avvocato Giovanni Vecchio, ha disposto la liberazione di Carmelita Isolabella, agli arresti domiciliari. Alla donna si contesta di aver accettato l’intestazione fittizia di un bar di Pizzo Calabro. Libero dopo l’annullamento della misura cautelare in carcere Francesco Vincenzo Millitari, 30 anni di Pizzo (difeso dagli avvocati Carmine Pandullo e Sofia Casuscelli). Il gip Barbara Saccà ha poi rivisto la posizione di Caterina Soriano, 30 anni di Pizzinni, ritenuta esponente di spicco dell’omonimo clan di Filandari. La donna (difesa dall’avvocato Giuseppe Di Renzo) passa dal carcere ai domiciliari. Lascia il carcere per l’obbligo di presentazione giornaliera alla polizia giudiziaria Alessandro Sicari, 50 anni, di Longobardi, custode del cimitero di Vibo, mentre passa dai domiciliari all’obbligo di presentazione Salvatore Delfino, 30 anni di Palmi, difeso dall’avvocato Guido Contestabile.
LE ISTANZE DI CALLIPO E NASELLI Si annuncia fitto anche il calendario delle udienze in programma per la prossima settimana. Si ricomincia da martedì e nell’elenco figurano altri due indagati “eccellenti”. Si tratta dell’ex sindaco di Pizzo, Gianluca Callipo, finito in carcere nel blitz dello scorso 19 dicembre e per il quale i legali Armando Veneto e Roberto Franco hanno presentato istanza di scarcerazione, e del tenente colonnello Giorgio Naselli, ex comandante del Reparto operativo dei Carabinieri di Catanzaro, difeso dall’avvocato Giuseppe Fonte.
SUPER LAVORO PER I MAGISTRATI Sono quasi duecento le istanze di modifica della misura cautelare presentate al Tribunale del Riesame di Catanzaro dagli avvocati degli oltre trecento arrestati nell’ambito della maxi inchiesta “Rinascita Scott”. Un lavoro straordinario per il quale i magistrati catanzaresi saranno aiutati da un altro giudice giunto dal Tribunale di Catanzaro e che farà da rinforzo per smaltire l’enorme carico e velocizzare le decisioni.
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