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«Nuovo scempio ambientale nel fiume Lao»

di Italia Nostra*

Pubblicato il: 10/01/2020 – 12:04
«Nuovo scempio ambientale nel fiume Lao»

Quello che temevamo e che abbiamo cercato in tutti i modi di scongiurare, facendo appello al senso di responsabilità di tutte le istituzioni, si è puntualmente verificato: le intense precipitazioni delle settimane passate hanno fatto ingrossare il fiume Lao, che occupando gran parte del proprio alveo, ha trasportato verso mare i rifiuti più leggeri e tra questi tutti quei rifiuti plastici che la nostra Associazione aveva più volte segnalato, fotografato e portato all’attenzione delle istituzioni locali, regionali, nazionali.
È quanto abbiamo verificato nella giornata del 4 gennaio scorso grazie ai nostri volontari che assolvono ad un compito prezioso, quanto utile alla collettività, di controllo e monitoraggio del territorio.
Dunque un vero e proprio scempio ambientale annunciato che si poteva e doveva evitare rimuovendo dall’alveo del fiume tutti i materiali plastici presenti in abbondanza che più degli altri potevano essere trasportati a valle dalla corrente. Lo abbiamo chiesto a gran voce ma a nulla è servito.
Chi dobbiamo ringraziare di tutto ciò? È evidente che a questo punto non si può evitare di deprecare fermamente il comportamento delle Istituzioni cui competeva il compito di provvedere e che si sono dimostrate invece assolutamente inadeguate ed incapaci ad svolgere al proprio ruolo.
Dove sono finiti ora tali rifiuti? Non ci vuole un grande intuito per capire che ci li ritroveremo sulle nostre coste, o ad aggiungersi ai rifiuti presenti in abbondanza sui fondali marini, a trasformarsi nel tempo in particelle di microplastica, ad inquinare i nostri mari, a costituire nutrimento nocivo per la nostra fauna ittica.
Invece di puntare sulla tutela e valorizzazione delle risorse ambientali per sostenere e favorire la vocazione turistica di tutto il territorio, si lascia che fiumi, canali e torrenti, da cui dipende gran parte di ciò che arriva nel nostro mare e sulle nostre coste, e ne abbiamo avuto una riprova in questi giorni, diventino chi più, chi meno delle vere e proprie discariche abusive in cui si ritrova di tutto.
Quanto tempo si dovrà ancora attendere perché questi concetti entrino nella testa di tutti, siano essi cittadini, amministratori locali e non, e si assumano dei provvedimenti veramente incisivi in modo che il nostro territorio finisca di essere, più o meno diffusamente, una discarica diffusa, inaccogliente ed indecoroso?
Ma dal sopralluogo sul fiume Lao abbiamo avuto modo di constatare che se tanti rifiuti sono stati trasportai a valle dalla corrente, altri nel frattempo se ne sono aggiunti in abbondanza, abbandonati senza timore direttamene nell’alveo, trasportati da automezzi, dopo aver riaperto l’accesso al fiume che il comune di Orsomarso, su nostra richiesta, aveva a suo tempo sbarrato con cumuli di terra, ma evidentemente non più controllato in modo efficace e continuo.
Chiediamo al comune di Orsomarso di chiudere nuovamente e subito il varco riaperto e di accelerare i tempi per l’installazione di sistemi di video sorveglianza, che a questo punto risultano quanto mai necessari per la tutela di questo sito naturalistico, quale è il fiume Lao, importante corso d’acqua che condiziona anche l’ambiente in cui sfocia.
Infine sollecitiamo ancora una volta il Comune di Orsomarso a quantificare la spesa occorrente per la rimozione di tutti i rifiuti ancora presenti nell’alveo del Fiume Lao , nel sito segnalato da questa Associazione, al fine di capire di quale somma ci sia realmente bisogno per un intervento che deve essere fatto, che è utile e necessario in questa regione in cui gli sprechi di risorse sono all’ordine del giorno.
*Sezione Alto Tirreno Cosentino

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