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Audizione fiume per Lupacchini, 5 ore davanti al Csm

Il pg di Catanzaro si è difeso confermando quanto esposto nell’intervista rilasciata lo scorso dicembre a Tgcom nella quale aveva criticato l’operato della Procura guidata da Nicola Gratteri. Il le…

Pubblicato il: 13/01/2020 – 21:18
Audizione fiume per Lupacchini, 5 ore davanti al Csm

ROMA La Prima Commissione del Consiglio superiore della magistratura ha ascoltato il Procuratore generale di Catanzaro Otello Lupacchini per cinque ore. Dalle 16 alle 21 il Pg – assistito dall’avvocato Ivano Iai – ha risposto alle domande della Prima Commissione del Csm, che ha aperto nei suoi confronti una pratica per valutare se sussistano o meno i presupposti per un trasferimento d’ufficio per incompatibilità ambientale.
Inizialmente l’audizione nasce in seguito alle dichiarazioni del magistrato che aveva pesantemente criticato, nel corso di un’intervista su Tgcom24, la procura guidata da Nicola Gratteri con riferimento alla maxi-operazione antimafia denominata “Rinascita”, che lo scorso 19 dicembre ha portato a 334 misure cautelari. La Prima Commissione del Csm ha aperto nei suoi confronti la procedura di trasferimento d’ufficio per incompatibilità ambientale. Secondo la Commissione avrebbe delegittimato pubblicamente l’operato di Gratteri. Lupacchini è stato quindi convocato dal Csm, assistito dall’avvocato Ivano Iai il quale aveva inizialmente chiesto che l’audizione fosse pubblica. Richiesta respinta per esigenze di segretezza.
IL PG SI DIFENDE Lupacchini, a quanto si è appreso, si è difeso confermando quanto esposto nell’intervista rilasciata lo scorso dicembre a “Tgcom”, nella quale aveva criticato il fatto che il capo della procura di Catanzaro Nicola Gratteri non lo avrebbe informato, come dovuto, sull’operazione Rinascita. Il pg, dunque, ha ricostruito, anche in chiave critica, i suoi rapporti con Gratteri, nonché il suo operato svolto in servizio a Catanzaro.
E oltre che sulle dichiarazioni rese a Tgcom su Gratteri, Lupacchini ha dovuto rispondere anche di altri comportamenti che secondo la Prima Commissione appannerebbero l’immagine del magistrato e la sua capacità di operare con la necessaria indipendenza ed autonomia nel Distretto di Catanzaro. A chiedere l’intervento del Csm dopo le dichiarazioni di Lupacchini erano stati i togati di Area e di Magistratura Indipendente. 
La Prima Commissione – presieduta dal togato di Autonomia e Indipendenza Sebastiano Ardita – ha anche ricevuto la richiesta di apertura di una pratica a tutela di Lupacchini, presentata dall’avvocato Iai. La Commissione, che oggi ha respinto la richiesta, avanzata dalla difesa di Lupacchini, di svolgere l’audizione in seduta pubblica (secretando gli atti), dovrà ora decidere se proseguire l’istruttoria oppure depositare gli atti: Lupacchini, prima che si giunga a una proposta al plenum, potrà trasmettere al Csm ulteriori memorie difensive.
IL LEGALE DEL PG: «LUPACCHINI HA CHIARITO TUTTO» «Il Procuratore Generale di Catanzaro Otello Lupacchini ha chiarito con lucida precisione ogni aspetto delle contestazioni, ma al riguardo non mi è consentito comunicarne i profili di merito, né le questioni procedurali trattate». Lo afferma, in una dichiarazione, l’avvocato Ivano Iai, legale del magistrato all’indomani dell’audizione del Procuratore generale di Catanzaro che rischia il trasferimento d’ufficio per le critiche pubbliche rivolte al procuratore Nicola Gratteri. «La Prima Commissione del Csm – prosegue Iai – ha infatti rigettato l’istanza di pubblicità della seduta e dell’audizione, motivata in ragione della continua diffusione di notizie in violazione dell’art. 326 c.p., nonostante nel corso dell’articolata esposizione dei fatti conseguente alle domande poste al dott. Lupacchini non sia emerso alcun elemento, neppure afferente a vicende coperte dal segreto investigativo, meritevole di essere tenuto riservato e, in quanto tale, sottratto alla condivisibile necessità di conoscenza dell’opinione pubblica e dell’informazione».
«Si resta in attesa di conoscere le determinazioni della Commissione – sostiene ancora il legale del dottor Lupacchini – ma resta ferma la volontà del Procuratore Generale di continuare a onorare la funzione direttiva e il ruolo di magistrato con l’immutata e incessante abnegazione e dedizione al servizio della Giustizia e dello Stato, dimostrati nei lunghi anni di documentato impegno professionale».

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