VIBO VALENTIA Ha chiuso i battenti definitivamente l’ottica Ruello a Vibo Valentia, attività rinnovata con i fondi dell’Antiracket, per le vittime delle estorsioni e dell’usura.
La figlia di Nello Ruello, scomparso nel 2018, ha ammainato bandiera bianca dopo 12 anni di esercizio, inaugurato alla presenza di don Luigi Ciotti, dell’allora sottosegretario al ministero degli Interni Ettore Rosato, del presidente della Commissione Antimafia Francesco Forgione e del prefetto di Reggio, Luigi De Sena.
Una testimonianza fervida dello Stato in un momento delicato per la comunità, anche a seguito delle denunce di Nello Ruello, una quindicina d’anni fa. Il fotografo e ottico fu vittima di estorsioni che lo costrinsero a finire in mano agli usurai. Dopo le sue segnalazioni, rimaste spesso inascoltate e che ne causarono l’isolamento, gli fu assegnata anche la scorta, poi depotenziata.
Già nel 2018, poco prima della sua scomparsa, Nello Ruello aveva messo in vendita l’attività. E la crisi non sembrava esserne la causa. «Mi trattano come un appestato», diceva. «Meglio andarsene da questa città» perché «la gente ha paura di entrare nel mio negozio».
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