CATANZARO «Pino Gentile, Giuseppe Graziano, Antonio Scalzo e Giuseppe Neri, insieme a Francesco D’Agostino e ad un dirigente regionale, sono stati condannati dalla Corte dei Conti in merito all’uso illegittimo dei fondi destinati ai gruppi consiliari. Quattro degli ex consiglieri regionali condannati, Gentile, Scalzo, Neri e Graziano, ripropongono oggi la loro candidatura. Tutti fra le fila della coalizione di centrodestra, compresi Neri e Scalzo che nel 2014 erano stati eletti nella coalizione di Oliverio». Lo scrive in una nota il deputato del Movimento 5 Stelle, Alessandro Melicchio. «Il partito unico del centrosinistra e centrodestra resta, come al solito, unito, quando si tratta di soldi o poltrone da spartirsi. Il MoVimento 5 Stelle di contro, pur non avendo avuto rappresentanti in consiglio regionale, nella scorsa legislatura ha raccolto migliaia di firme per poter presentare una proposta di legge di iniziativa popolare che voleva ridurre lo sperpero di risorse pubbliche perpetrato da quegli stessi esponenti politici su cui si è abbattuta la scure della Corte dei Conti. Una proposta di legge mai discussa, contravvenendo a specifiche disposizioni normative, dal Consiglio regionale calabrese dove erano seduti molti rappresentanti che oggi tornano nuovamente, tra le file di Callipo o della Santelli, a chiedere il voto, e la fiducia dei cittadini». Il parlamentare pentastellato promette: «La #TaglioPrivilegi, per quanto ci riguarda, è la prima legge che approvemmo in un Consiglio Regionale a 5 stelle. Chiedo ai calabresi, pertanto, – conclude Melicchio – se questa classe dirigente meriti per l’ennesima volta l’opportunità di condannare la Calabria al baratro, mentre esiste invece una proposta politica costruita dal basso, fatta di cittadini e competenze, che desiderano soltanto mettersi a servizio della comunità».
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