CATANZARO Ad aprire la stagione sinfonica del Teatro Politeama di Catanzaro, sabato 18 gennaio alle ore 21.00, sarà un concerto dell’Orchestra Filarmonica della Calabria diretta dal Maestro Filippo Arlia.
Per la serata – condotta da Veronica Maya – è stato predisposto un programma di indiscutibile suggestione con l’esecuzione del poema sinfonico “La Moldava” (B. Smetana), del Triplo Concerto per Violino, Violoncello, Pianoforte e Orchestra in Do maggiore, Op. 56 (Beethoven), del Capriccio Spagnolo in La maggiore, Op. 34, (N. A. Rimskij-Korsakov).
Assieme all’Orchestra Filarmonica della Calabria si esibiranno musicisti di caratura internazionale, la pianista Young Hyun Cho, la violinista Elisabeth Kropfitsch e la violoncellista Meehae Ryo.
Ospite d’eccezione l’autore e produttore discografico, Giulio Rapetti, in arte Mogol, che sarà impegnato in un workshop dedicato agli studenti del Conservatorio Tchaikovsky.
Per il maestro Filippo Arlia «la serata con cui quest’anno apriamo la stagione sinfonica ha una cifra stilistica particolarmente elevata, per il repertorio di brani musicali scelti, per gli ospiti di fama internazionale che arricchiranno con la loro esperienza e il loro virtuosismo l’impegno e la professionalità dei maestri dell’Orchestra Filarmonica. Il legame con la Città di Catanzaro – ha aggiunto Arlia – è ormai consolidato, abbiamo alle spalle un percorso che ha già mostrato per intero quanto giusta sia stata la scelta di investire culturalmente e musicalmente sulla città capoluogo di regione; oggi possiamo dire senz’altro che siamo in presenza di una scommessa vinta e ricade su noi tutti la responsabilità di essere all’altezza delle aspettative di un pubblico e di appassionati che sono sempre più numerosi e sempre più esigenti. Siamo anche particolarmente lieti – ha concluso Arlia – per il coinvolgimento di una indiscussa autorità nel campo della produzione musicale italiana; Mogol – autore di musica leggera – è un vero e proprio anfitrione per chiunque abbia passione o interesse per la musica. La sua presenza ed il dialogo con gli studenti del Conservatorio ci riempie di soddisfazione anche perché – come più volte abbiamo sottolineato – uno dei tratti distintivi della formazione e della produzione musicale del Conservatorio Tchaikovsky è proprio la contaminazione dei generi. Alla musica – quando la sua produzione e la sua esecuzione sono caratterizzate dall’impegno e dalla professionalità – non possono essere applicati schemi di rigida distinzione; le emozioni ed i coinvolgimenti che suscita non hanno barriere o confini. E la musica classica, come dimostra questo nostro percorso e l’interesse dei giovani, non è un esercizio stilistico riservato a pochi ma un veicolo di emozioni e visioni che aumenta, di fatto, la qualità della vita delle comunità».
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