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Rizzuto, il tecnico prestato alla politica con il pallino dei fondi europei

Arrestato oggi nell’ambito dell’operazione Thomas, l’ingegnere ha ricoperto anche molte cariche politiche e amministrative. Celebre la sua lite con l’allora sindaco di Crotone, Pasquale Senatore

Pubblicato il: 15/01/2020 – 22:23
Rizzuto, il tecnico prestato alla politica con il pallino dei fondi europei

di Gaetano Megna
CROTONE
L’ingegnere Ottavio Rizzuto arrestato oggi nell’ambito dell’operazione “Thomas” coordinata dalla Dda di Catanzaro, è quello che si definirebbe un tecnico prestato alla politica.
Vanta infatti un’esperienza amministrativa di assessore all’Urbanistica al Comune di Crotone. Ha fatto parte della coalizione che, nel lontano 1997, ha eletto sindaco di Crotone il compianto Pasquale Senatore. Rizzuto diede il suo contributo elettorale alla vittoria di Senatore con la lista civica “Manifesto per Crotone”. Senatore lo ripagò del contributo elettorale, affidandogli la prestigiosa delega del settore Urbanistico, che mantenne sino al settembre del 2003, quando si dimise in rottura con Senatore. Si dimise per evitare che Senatore lo cacciasse dalla Giunta. All’epoca questo si raccontava nelle settimane che hanno preceduto le dimissioni. Nella mente di chi seguiva i lavori del consiglio comunale dell’epoca è rimasto scolpito uno scontro verbale violento tra Rizzuto e Senatore. Rizzuto intervenne contro Senatore e il sindaco replicò dicendo: «Caro Rizzuto, non puoi dimenticare che prima di fare l’assessore con me andavi in giro con una Fiat Tipo, oggi, invece, possiedi un’Alfa».
E tuttavia, prima di cadere in “disgrazia” fu un assessore molto potente. Il più potente della prima consiliatura di Senatore. Alla sua attività nella Giunta guidata dal primo sindaco di destra che ha espresso Crotone, si deve l’approvazione del Piano regolatore generale, redatto dall’architetto Danilo Dinale, un tecnico in quel momento residente a Venezia. Un piano regolatore sproporzionato per una comunità di circa 60.000 abitanti, perché prevedeva una crescita esponenziale della città pitagorica. Il Prg è stato fatto prevedendo, infatti, una popolazione di 110.000 abitanti. La città non ha mai superato i 60.000 abitanti. Dalla sua mente uscì il contratto di quartiere per la riqualificazione di Fondo Gesù, rimasto incompiuto nella parte che doveva garantire i benefici pubblici. Sempre dalla sua mente uscirono gli interventi di riqualificazione di via Mario Nicoletta, del lungomare della città, della costruzione del teatro comunale e altro ancora. Opere parzialmente completate e oggi molto contestate. Sotto la sua gestione il settore Urbanistico della città pitagorica ebbe molti finanziamenti europei (una pioggia centinaia di milioni di euro). Rizzuto a ragione o a torto si costruì il nome di amministratore che intercetta finanziamenti per la realizzazione di progetti. La rottura con Senatore, però, lo ha rilegato in una posizione marginale. Non è, infatti, più riuscito a rientrare nella stanza del potere del palazzo comunale di Crotone. Nel 2007 è stato chiamato dal sindaco di Cutro dell’epoca, Salvatore Migale, a dirigere il settore Lavori pubblici del Comune. (redazione@corrierecal.it)

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