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Ambiente, 5 depuratori sequestrati e 12 denunce nella Sibaritide

Nel bilancio degli ultimi due mesi di attività della Guardia Costiera di Corigliano Rossano anche 120mila euro di multe

Pubblicato il: 16/01/2020 – 18:56
Ambiente, 5 depuratori sequestrati e 12 denunce nella Sibaritide

CORIGLIANO ROSSANO Continuano i controlli della Guardia Costiera di Corigliano Rossano per la tutela dell’ambiente, tesi alla verifica di scarichi abusivi presenti sul territorio. Solo negli ultimi due mesi, a cavallo tra il vecchio e il nuovo anno, sono state deferite all’Autorità Giudiziaria dodici persone per reati sulla normativa ambientale, eseguiti cinque sequestri presso impianti di depurazione e frantoi oleari, elevando sanzioni amministrative per 120.000 euro.
L’attività, rientra nel protocollo d’intesa stipulato tra Procura della Repubblica di Castrovillari, Capitaneria di porto di Corigliano Rossano, Reparto Operativo Aereonavale della Guardia di Finanza di Vibo Valentia e Regione Calabria e si è concretizzata in particolare nel sequestro, presso 3 impianti di depurazione (ubicati nei Comuni di Firmo e Lungro), di 35 metri cubi di rifiuti speciali non pericolosi derivanti dal ciclo depurativo dei reflui urbani (vaglio di depurazione e fanghi) e di una condotta interrata di un frantoio sito nel Comune di Corigliano Rossano, le cui acque di scarico venivano illecitamente convogliate in un torrente tutelato da vincolo paesaggistico.
Inoltre è stato sequestrato un impianto di depurazione sito nel Comune di Santa Sofia d’Epiro, all’esito di una complessa attività d’indagine, ove è emersa la presenza di un sofisticato sistema di bypass che da un depuratore in disuso confluiva  reflui fognari, direttamente nel fiume Crati, mediante l’utilizzo illecito di una condotta. 
Per poter accertare la provenienza dell’immissione illecita gli uomini della Guardia Costiera hanno ricostruito a ritroso il percorso della condotta fognaria, dal fiume oggetto di inquinamento al luogo ove è presente la maggiore concentrazione delle varie società/ditte ubicate nella zona industriale del Comune, regolarmente allacciati alla rete fognaria, per poi localizzare in tale zona lo sversamento abusivo mediante l’utilizzo di liquido tracciante.

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