di Gaetano Megna
CROTONE Il Tar Calabria blocca l’ordinanza di sgombero del Palamilone. A soli tre ore dalla presentazione on line di un ricorso avverso all’ordinanza di sgombero della struttura sportiva è arrivata la decisione dell’accoglimento della sospensiva da parte del presidente del Tar Calabria, Nicola Durante. L’ordinanza di sgombero era stata emessa da un dirigente del Comune, seguendo le linee guida del commissario prefettizio, Tiziana Costantino, lo scorso 17 gennaio. La vicenda era iniziata con un’indagine dei vigili urbani a conclusione della quale il Comune aveva ritenuto che il consorzio occupasse il Palamilone “sine titolo”. Nel 2012 c’era stato l’affidamento temporaneo del bene. Sempre secondo il Comune l’affidamento avrebbe dovuto essere trasformato in convenzione. Cosa che negli anni non è avvenuto e il Comune che, in sostanza, ha continuato ad avere la piena disponibilità della struttura ha pagato le bollette delle utenze.
Il Comune ha gestito ed usato a suo piacimento il “bene”, nonostante c’era stato un affidamento legittimo. Questo aspetto è stato ben evidenziato dai legali Antonello Irtuso e Fabrizio Meo, del foro di Crotone, che hanno rappresentato il consorzio “Momenti di gloria”, nel ricorso depositato al Tar. In diverse occasioni il Comune, con un discutibile preavviso, ha impegnato la struttura a suo piacimento provocando difficoltà alle società sportive e agli atleti impegnati nelle varie attività agonistiche. Ci sono state occasioni in cui la decisone del Comune di utilizzare la struttura in determinati giorni ha fatto saltare attività sportive inquadrate in diversi campionati. Le società sportive rappresentate, a causa di ciò, hanno subito anche delle multe. Il Tar ha anche tenuto conto del fatto che il commissario prefettizio del comune non ha voluto mai incontrare i rappresentanti del consorzio “Momenti di gloria”, nonostante le reiterate richieste; ha tenuto conto del fatto che i rappresentanti del Consorzio, in più occasioni, hanno chiesto per iscritto alle amministrazioni comunali, che si sono susseguite negli anni alla guida del Comune pitagorico, di completare l’iter passando dal rapporto di affidamento alla concessione. Le responsabilità, se questo non è avvenuto, sono esclusivamente del Comune di Crotone. Un’altra questione che ha convinto il presidente del Tar ad accogliere la richiesta di sospensiva riguarda i danni che la collettività avrebbe potuto subire per il fermo delle attività sportive. I due legali hanno lavorato intensamente per redigere il ricorso composto da una ventina di pagine e arricchito da una trentina di allegati. Il Tribunale amministrativo ha anche deciso la data del 18 febbraio prossimo per entrare nel merito del procedimento, sempre per la sospensiva. (redazione@corrierecal.it)
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