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Isola Capo Rizzuto, prescrizioni e assoluzioni per il parco eolico del clan Arena

Assolto «perché il fatto non costituisce reato» il candidato alle Regionali Giuseppe Graziano. Se la cavano con la prescrizione quindici indagati

Pubblicato il: 23/01/2020 – 19:14
Isola Capo Rizzuto, prescrizioni e assoluzioni per il parco eolico del clan Arena

CATANZARO Si è concluso con 14 assoluzioni, riguardo a due capi di imputazione, e non doversi procedere per intervenuta prescrizione per gli altri cinque capi di imputazione contestati nel procedimento “Wind Farm”, istruito dalla Dda di Catanzaro su illeciti riguardanti il parco eolico di Isola Capo Rizzuto, uno dei più grandi d’Europa con 48 aerogeneratori. Ventiquattro in tutto gli imputati, compreso l’ex consigliere regionale Giuseppe Graziano. Assolti per insussistenza del fatto Roberto Gobbi, Maximiliano Gobbi, e Martin Zwichy accusati di concorso esterno in associazione mafiosa perché avrebbero consentito a componenti della cosca Arena – Pasquale Arena, Nicola Arena (classe ‘64) e Carmine Megna – di partecipare per conto della cosca alla realizzazione del parco eolico “Wind Farm”, anche affidando lavori a imprese riconducibili allo stesso clan.
Assolti perché il fatto non costituisce reato Giuseppe Graziano (candidato alle prossime Regionali con l’Udc, ndr), Salvatore Curcio, Antonio Genovese, Vincenzo Iacovino, Giovanni Misasi, Vittoria Imeneo, Egidio Michele Pastore, Luciano Pelle, Annamaria Ranieri, Domenico Vasta e Massimo Zicarelli.
L’accusa comprendeva la falsità ideologica e l’abuso d’ufficio perché nella loro qualità di pubblici ufficiali del Nucleo di Valutazione impatto ambientale (Via) della Regione Calabria avrebbero emesso parere favorevole riguardo la compatibilità ambientale del progetto pur in assenza di alcuna istruttoria a riguardo.
Già in sede di requisitoria, a settembre 2017, per i componenti del Nucleo Via era stata chiesta l’esclusione dell’aggravante mafiosa e invocata l’intervenuta prescrizione da parte del pm Domenico Guarascio il quale aveva chiesto la condanna a 4 anni e 6 mesi per Pasquale Arena; 2 anni e 8 mesi per Nicola Arena, 78 anni; 4 anni per Nicola Arena, 51 anni; 4 anni per Carmine Megna; 4 anni e 6 mesi per Roberto Gobbi; 2 anni e 8 mesi per Giovanni Maiolo; 2 anni e 8 mesi per Fabiola Ventura; 3 anni per Maximiliano Gobbi; 2 anni per lo svizzero Martin Zwichy; 1 anno e 8 mesi per Salvatore Nicoscia.
Interviene l’insussistenza dell’aggravante mafiosa e la conseguente prescrizione per i reati  contestati, a vario titolo, a Pasquale Arena, Nicola Arena (classe ’37), Nicola Arena (classe ’64), Carmine Megna, Giuseppe Ferraro, Salvatore Nicoscia, Roberto Gobbi, Giovanni Maiolo, Fabiola Valeria Ventura, Maxilmilano Gobbi, Martin Zwichy, Agostino Biondi, Stefano Colosimo, Giuseppe Ferraro, Carmelo Misiti, di falsità ideologica, abuso d’ufficio e trasferimento fraudolento e possesso ingiustificato di valori. Nel collegio difensivo gli avvocati Nunzio Raimondi, Aldo Casalinuovo, Francesco Laratta, Nicola Carratelli, Carmine Mancuso, Pietro Chiodo, Salvatore Staiano, Gregorio Viscomi, Pantaleone Sulla, Antonella Canino, Nicolino Zaffina. (aletru)

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