RENDE Un ultimo giro di lancette prima del voto. Pippo Callipo viaggia in tandem con Nicola Zingaretti. Il segretario dei democratici ha incontrato gli studenti universitari. Una strategia chiara: intercettare il voto dei giovani e tentare il tutto per tutto nella sfida che, per il candidato del centrosinistra, è anche il claim identificativo: «Io resto in Calabria».
Zingaretti tesse le lodi di Callipo, la platea gradisce e gradiscono anche i reggenti dem del partito che hanno seguito il candidato. Carlo Guccione, Giuseppe Giudiceandrea, Franco Iacucci, Mimmo Bevacqua. Ci sono tutti. Insieme a loro anche diversi candidati della lista del presidente e anche l’ex rettore Gino Mirocle Crisci, da sempre vicino ad ambienti democratici.
In solitaria, poco prima che iniziasse l’incontro, è spuntato anche Francesco Aiello. Una comparsata per fare polemica per l’incontro organizzato all’università, domata però dall’accezione che il tutto si è svolto in un bar privato. «Pippo mi ha catturato con una frase – dice Zingaretti – . “Io lotto perché ho costruito qualcosa in Calabria e non voglio più che i calabresi siano costretti a lasciare”. Mi è bastato questo per capire che avessi di fronte il candidato giusto». Le istanze che arrivano dagli universitari sono chiare: servono fondi per l’università e in particolare quelli per garantire la copertura degli idonei beneficiari della borsa di studio. «Le garantirò – promette Callipo -. Lo farò perché non ci possiamo privare delle eccellenze calabresi che creano valore per la nostra regione».
Ma non ci sono solo fondi strutturali, Callipo ha in mente anche altro. «Creerò un assessorato che sia dedicato ai giovani – spiega -. Gli uffici saranno sempre aperti anche perché la critica che tutti muovono è che fino ad oggi le porte siano state chiuse».
Scelte che Zingaretti sottoscrive. «Di persone come Callipo che è rimasto nella sua terra e non contento ha deciso di impegnarsi anche politicamente io ne ho viste poche – dice Zingaretti -. Io in tutte le altre parti d’Italia ho visto molto opportunismo e menefreghismo. Chi dice alla ‘ndrangheta “non votatemi” guadagna punti d’onore».
Ma non c’è solo la competizione elettorale. «Non perdiamoci più di vista – conclude Zingaretti – Callipo ha gettato un seme importante, tenete fuori i politici ai quali della Calabria non frega nulla. Combattiamo chi pensa di cavalcare la politica delle paure e la cultura dell’odio. Le destre vogliono togliere la speranza alle persone sconfiggiamoli». (mi.pr.)
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