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REGIONALI 2020 | Catanzaro, si rafforza l'asse Abramo-Aiello

Il candidato (leghista) del sindaco supera quota 3mila voti. Esposito campione delle preferenze. Il Carroccio entra di fatto a Palazzo de Nobili con il gruppo legato al primo cittadino

Pubblicato il: 27/01/2020 – 15:27
REGIONALI 2020 | Catanzaro, si rafforza l'asse Abramo-Aiello

di Maria Rita Galati
CATANZARO Vincitori e vinti, oltre pronostici e aspettative per l’esito di queste elezioni regionali dove tutto era scritto, o quasi. Nella pagina bianca tutta da scrivere, più che il nome del nuovo governatore – Jole Santelli scritto a lettere di fuoco nel cielo favorevole del centrodestra vincente e non solo a causa consueta logica dell’alternanza – c’era da raccontare l’esito del derby tutto interno alla coalizione in quel di Catanzaro, e la tenuta dell’Amministrazione comunale ‘congelata’ in attesa del responso delle urne.
Il vincitore sembra essere senza se e senza ma proprio il primo cittadino Sergio Abramo che eleggerà il suo candidato: Filippo Mancuso sbanca i consensi e in città raggiunge quota 3005 lasciandosi alle spalle un campione di incassi (elettorali) come il leader di Forza Italia, Mimmo Tallini che – questa volta – a Catanzaro si ferma a quota 1.985 voti. Insomma, nelle 91 sezioni del Capoluogo meglio del consigliere azzurro uscente fanno prima di tutto il più votato Baldo Esposito, con 3.365 voti (Casa delle Libertà), Filippo Mancuso che in tutta il collegio alla fine registra quasi 7 mila voti, e quindi due candidati del Partito democratico: Libero Notarangelo (con 2.803 voti in città, primo della lista del Pd nella circoscrizione centro con 5.969 voti) e Fabio Guerriero (con 2.174, mentre in tutto di voti ne raggranella 4.453).
Proiezioni che ci descrivono il rafforzamento dell’asse Abramo-Aiello, il Piero leader del movimento “Catanzaro da Vivere” che non solo non ha dimissionato i suoi consiglieri dopo il discusso impatto mediatico che ha visto protagonista il presidente del Consiglio Marco Polimeni, non solo non ha ritirato i propri assessori dall’esecutivo, ma conferma un consenso inossidabile al proprio consigliere uscente: Esposito sfonda il tetto dei diecimila voti senza colpo ferire.
La partita delle dimissioni congelate, del ritiro delle deleghe agli assessori azzurri non ha premiato la tenuta del gruppo del coordinatore provinciale di Forza Italia che ha perso appeal proprio nella sua Catanzaro: la rete di consensi costruita in anni di rapporti granitici con il gruppo storico, fatto di consiglieri come i fedelissimi Ivan Cardamone e Luigi Levato, esce assottigliata sotto il peso di una strategia – quella indirizzata a depotenziare Abramo per un rompete le righe anticipato – il cui effetto ha avuto lo stesso di un boomerang sbattuto in fronte.
Il sindaco, invece, ha aspettato l’esito delle elezioni regionali, senza sbilanciarsi nemmeno sulla eventuale scelta di cadere nella tentazione di un salto di qualità verso la giunta Santelli, ha spinto in avanti la Lega che oggi entra in Consiglio regionale, e forse anche a Palazzo de Nobili se non nella forma certo nella sostanza, ha il volto del suo candidato Mancuso, e i voti del suo gruppo ‘Catanzaro con Abramo’ e non solo, e può scegliere che destino dare all’Amministrazione comunale forte del sostegno del gruppo Aiello-Esposito, ma anche ragionando sulla costruzione di una maggioranza alternativa, che forse nemmeno servirà. La querelle sulla caduta del Comune diventa solo uno scivolone polveroso da cui rialzarsi subito, senza conseguenze, per molti ma non per tutti.
Vediamo che tra i più votati nella città di Catanzaro – oltre a Esposito, Mancuso, Notarangelo e Guerriero – ci sono anche Antonio Chiefalo con 817 voti in quota Lega, Rosario Lostumbo con 1.168 (Forza Italia), Filippo Pietropaolo per Fratelli d’Italia con 1.512 voti, l’ex democrat oggi Udc Tonino Scalzo si ferma a 687 voti e Gianluca Tassone primo nella lista del presidente Santelli con 368 voti.
Nel Capoluogo, quindi, per la governatrice le preferenze si fermano al 48,98%, pari a 19.173 voti, mentre il candidato alla presidenza per il centrosinistra, Pippo Callipo, ha totalizzato 13.284 voti (il 33.94%). I migliori candidati delle altre due liste a suo sostegno, in città, sono Francesco Pitaro per “Io resto in Calabria” con 1.132, e Flora Sculco per Democratici e Progressisti con 551 voti.
Carlo Tansi, che registra 3.329 preferenze, vede in cima alla lista dei candidati preferiti Giusy Militano con 595 voti, mentre l’altro competitor fuori dagli schieramenti, il prof penta stellato Francesco Aiello di preferenze nel porta a casa 3.329, con i testa tra i preferiti Francesco Mardente (700) con la lista ammiraglia dei 5Stelle, e Manuela Giusy Ciaciarello con 317 preferenze per Calabria Civica. (redazione@corrierecal.it)

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