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Regionali, Nicolazzi annuncia ricorso

Il sindaco di Petilia Policastro, primo dei non eletti di Fratelli d’Italia chiederà il riconteggio delle schede. Intanto i partiti si preparano in vista delle amministrative

Pubblicato il: 29/01/2020 – 21:58
Regionali, Nicolazzi annuncia ricorso

di Gaetano Megna
CROTONE Amedeo Nicolazzi , primo dei non eletti nella lista Fratelli d’Italia, annuncia ricorso e a Crotone in tanti chiedono il confronto con Vincenzo Voce (Tansi) in vista delle comunali. Nicolazzi è convinto che riuscirà a dimostrare di avere subito danni nel conteggio dei voti e, quindi, di recuperare le 196 preferenze che lo separano da Filippo Maria Pietropaolo, primo della lista del partito di Giorgia Meloni nella circoscrizione Calabria centro, che oggi risulta essere l’unico eletto.
A Pietropaolo sono stati assegnati 4.163 voti di preferenza e a Nicolazzi 3.965. Il mancato conteggio dei voti sarebbe avvenuto nei seggi della città di Catanzaro e anche in qualche sezione elettorale della periferia, sempre di Catanzaro. Sarebbero stati i dati forniti dagli amici di Nicolazzi, presenti nei seggi da indagare, a convincere il sindaco di Petilia Policastro a presentare il ricorso.
Mentre Nicolazzi si prepara a combattere la nuova battaglia, a Crotone si apre il ragionamento per le elezioni comunali previsti per la prossima primavera e Vincenzo Voce, candidato alle regionali con la lista di Tansi, che nella sola città pitagorica ha conquistato ben 2.499 voti di preferenza, diventa “oggetto di desiderio” per molti. Voce, non solo è stato il più votato a Crotone, ma addirittura “ha umiliato” gli altri candidati distanziandoli in maniera netta. La seconda più votata è stata Flora Sculco, rieletta in consiglio regionale, con 1.800 voti: circa 600 voti in meno di Voce.
Grazie a Voce la lista Tansi a Crotone risulta essere il primo “partito”. Ci sono state aperture ufficiali del Partito democratico e di Flora Sculco per aprire un confronto con Voce. Il Pd lo ha fatto con un comunicato del commissario provinciale Franco Iacucci che, per l’occasione, ha parlato in politichese; più chiaro l’invito rivolto dalla consigliera regionale Sculco. Voce non intende mostrare particolare attenzione per il canto delle sirene e mette le mani avanti dichiarando: «L’ultima cosa che voglio fare è allearmi a destra o a sinistra». Non vuole aprire nessun confronto nemmeno con il suo primo amore (M5s). Senza che il giornalista lo chiedesse su M5s dichiara di suo che «sono evaporati e non esistono più». Gli piace raccontare anche come ha affrontato la campagna elettorale «spendendo solo 300 euro e puntando tutto su facebook e un gruppo di amici, con i quali ha deciso ogni passo». Anche il suo futuro politico sarà deciso con gli amici che lo hanno aiutato nella battaglia elettorale. Il Pd, dal canto suo, ha già ripreso il ragionamento su come impostare le attività future. Le persone vicino a Iacucci raccontano che nelle cinque province calabresi dovrà essere impostato un ragionamento su come affrontare la vicenda dei “traditori interni”. Probabilmente la questione sarà posta lunedì prossimo a Nicola Zingaretti in occasione della sua visita in Calabria. A Crotone in particolare c’è da affrontare la questione della segretaria cittadina, Antonella Stefanizzi, e del presidente facenti funzione della Provincia, Giuseppe Dell’Aquila, che durante la campagna elettorale non hanno sostenuto i candidati ufficiali del Pd. Dipendesse da Iacucci prenderebbe subito le distanze dai due e Dell’Aquila che intende candidarsi a sindaco a Cirò Marina non avrebbe il simbolo del partito. A questo punto addirittura il Pd potrebbe candidare in altro. L’altra questione da affrontare è quella del rapporto con gli Sculco (Enzo e Flora). Sempre secondo quanto riferiscono gli amici di Iacucci, il commissario provinciale intende trattare questa pratica con la massima cautela per evitare che venga scavalcato e magari gli Sculco aggirano l’ostacolo facendo l’accordo con i livelli più alti del partito, come è successo in altre circostanze. Se proprio deve ingoiare il rospo degli Sculco lo vuole fare mantenendo ben fermo in mano il telecomando del partito. Si capirà meglio la situazione quando si entrerà nel merito delle scelte da fare per l’elezione del presidente della Provincia prevista per il prossimo 3 marzo. (redazione@corrierecal.it)

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