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Frode ai fondi europei: due arresti e 113 agricoltori truffati

Ai domiciliari un 76enne di Altomonte e un 36enne di Lungro. Monitorate dai carabinieri l’Associazione produttori olivicoli calabresi e altre società. Sequestrati beni per 240mila euro

Pubblicato il: 30/01/2020 – 12:29
Frode ai fondi europei: due arresti e 113 agricoltori truffati

COSENZA Truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche in concorso. Con questa accusa i carabinieri di Castrovillari (Cosenza) hanno arrestato due persone indagate a vario titolo. Una terza persona è stata sottoposta invece all’obbligo di firma. Ai domiciliari sono finiti Pietro Ponte, 76 anni, di Altomonte, Agostino Ferraro, 36 anni, di Lungro. Coinvolta anche una donna di 65 anni, M. F., di Altomonte, sottoposta all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Le indagini, affidate ai militari della stazione di San Donato di Ninea, sono iniziate nel marzo del 2017 e hanno consentito di dimostrare la responsabilità dei tre indagati che avrebbero conseguito, in maniera reiterata, erogazioni pubbliche, in particolare fondi europei previsti per il settore agricolo.
I militari hanno monitorato l’Associazione produttori olivicoli calabresi e altre società, con particolare attenzione alle richieste per conseguire erogazioni pubbliche previste dalla Politica agricola comune. Dagli accertamenti e dai documenti acquisiti, oltre che dall’ascolto di persone informate sui fatti, sarebbero emerse le attività sospette di 4 società, che avevano presentato numerose domande di pagamento all’Arcea, l’ente deputato all’erogazione dei contributi europei per l’agricoltura destinati alla Regione Calabria. Nella vicenda, in cui risultano vittime della truffa anche 113 agricoltori, risulta coinvolto il gestore di un Centro di assistenza agricola di Altomonte, che avrebbe prodotto false attestazioni.
I carabinieri hanno anche proceduto al sequestro dei conti correnti degli indagati e delle società a loro collegate e di beni mobili ed immobili fino al valore indebitamente percepito, che sarebbe di circa 240.000 euro.

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