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Omicidio Barbieri, chiusa l'istruttoria. A febbraio la discussione finale

Ascoltati i consulenti, termina la fase istruttoria del giudizio con il rito abbreviato per Filadoro e Fornataro, accusati di omicidio in concorso

Pubblicato il: 30/01/2020 – 10:01
Omicidio Barbieri, chiusa l'istruttoria. A febbraio la discussione finale

CORIGLIANO ROSSANO Omicidio Barbieri, terminata la fase istruttoria il Gup del Tribunale di Castrovillari ha fissato per il prossimo 21 febbraio le discussioni finali del procedimento che vede imputati il 27enne Cristian Filadoro e il 33enne Vincenzo Fornataro, accusati di omicidio in concorso.
Nel procedimento sono parti civili i familiari del giovane Antonio Barbieri, difesi dagli avvocati Ettore Zagarese, Francesco Nicoletti, Giusy Acri, Emanuele Sapia.
Nell’ambito del giudizio con il rito abbreviato condizionato, per come richiesto dalla difesa degli imputati, all’esame del consulente balistico di parte e all’acquisizione della consulenza, nel corso dell’udienza celebratasi ieri si è proceduto sia all’escussione del Ctu nominato dalla difesa sia del Ctu nominato dal Pubblico Ministero. All’esito dell’esame dei consulenti, le difese hanno avanzato ulteriori richieste istruttorie che, accogliendo l’opposizione delle parti civili, il Gup non ha concesso aggiornando l’udienza al prossimo 21 febbraio per le discussioni finali.
L’inchiesta, coordinata dal Sostituto Procuratore di Castrovillari Giovanni Tedeschi, nasce dall’uccisione del giovane Antonio Barbieri, rinvenuto gravemente ferito il 12 gennaio 2019 all’interno di una Mercedes in via Bruno Buozzi allo scalo di Rossano e deceduto quattro giorni dopo presso l’ospedale civile dell’Annunziata di Cosenza.
Quattro i soggetti attorno ai quali la Procura aveva stretto il cerchio: il 27enne Cristian Filadoro e il 33enne Vincenzo Fornataro con l’accusa di omicidio in concorso; l’ex fidanzata di Antonio Barbieri, la ventenne M.D.S, e la madre di quest’ultima, la 47enne A.Z., per favoreggiamento personale. I quattro sono difesi dagli avvocati Francesco Paolo Oranges, Massimo Ruffo, Giuseppe Bruno. Nel corso della passata udienza, la posizione delle due donne era stata stralciata (per entrambe si procederà con il rito ordinario) mentre i due giovani avevano chiesto e ottenuto di accedere al rito alternativo.

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