COSENZA “Mater” è stata l’operazione capofila di una serie di inchieste che hanno visto al centro delle indagini condotte dai carabinieri e della polizia di stato dichiarazioni delle «mamme coraggio» cosentine che hanno denunciato i figli assuntori e spacciatori di sostanze stupefacente. Le indagini sono state condotte dai carabinieri del comando provinciale di Cosenza, coordinati dalla Procura della Repubblica di Cosenza e portò sul finire del 2016 all’esecuzione di 35 misure cautelari oltre che di 9 obblighi di dimora. Notificato l’avviso di conclusione delle indagini, nel corso dell’udienze preliminari, più di 20 indagati hanno deciso di patteggiare la pena. Per chi, invece, ha optato per il rito ordinario si sono susseguite le udienze dinnanzi al tribunale di Cosenza in composizione collegiale. Nel fascicolo d’indagine i carabinieri annotarono centinaia di episodi di cessione di sostanze stupefacenti, ma anche di usura ed estorsione. Marco Perna, imputato eccellente del processo, il figlio dello storico boss cosentino Franco, attualmente detenuto per la pena rimediata nel corso del processo “Apocalisse” è stato condannato a 3 anni e 9 mesi di reclusione. Nel corso delle udienze dibattimentali, Alberto Novello, uno degli imputati ha deciso di iniziare il suo percorso di collaborazione con la giustizia (qui la notizia) e per queste ragioni è stato condannato a 6 mesi.
LE CONDANNE
Stefano Giannini: 4 mesi di reclusione
Giuseppe Gozzi: 4 anni di reclusione
Alberto Novello: 6 mesi di reclusione
Mirko Capizzano: 5 anni e 2 mesi di reclusione
Giuseppe Cofone: 7 mesi di reclusione
Salvatore Calandrino: 1 anno e 6 mesi di reclusione
Francesco Mazzei: 1 anno 6 mesi reclusione
Antonio Andali: 6 mesi di reclusione
Francesco Angelo Bartolomeo: 7 mesi di reclusione
Francesco Mosciaro: 8 mesi di reclusione
Agostino Ritacco: 1 anno e 2 mesi di reclusione
Marco Perna: 3 anni e 9 mesi di reclusione
Ernesto Mele: 2 anni di reclusione
Donovan Falbo: 2 anni e 7 mesi di reclusione
Gianluca Polillo: 10 mesi di reclusione
Sono stati assolti con formula piena Luigi Storino e Walter Filice. Così come richiesto da pm Giuseppe Cozzolino nel corso della sua requisitoria, il collegio giudicante, ha disposto la trasmissione degli atti in procura con l’accusa di calunnia per Daniel Pugliese, Vincenzo Aiello, Tommaso Sigillo,Andrea Zicarelli, Giuseppe Pugliese. Per falsa testimonianza: Giampaolo Arcuri e Carpino Luigi, Gaglianese Riccardo, Maria De Ruvo, Pamela D’Ambrosio. Calunnia e falsa testimonianza nei confronti di Antonio Germano. (mi.pr.)
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