ROGLIANO I carabinieri di Rogliano hanno tratto in arresto, per i reati di violenza e resistenza a pubblico ufficiale e tentata estorsione, un 19enne nigeriano che, appostatosi all’uscita di un supermercato, ha aggredito una giovane coppia di Santo Stefano di Rogliano.
È una mattinata come tante quella davanti a un supermercato di Piano Lago, al confine tra i comuni di Mangone e Santo Stefano di Rogliano. Un giovane nigeriano si trova nei pressi dell’ingresso dell’esercizio intento a chiedere agli avventori piccole somme di denaro in cambio del proprio aiuto a spingere il carrello della spesa e a scaricare la merce appena acquistata nel bagagliaio dell’automobile. Sono circa le 12.30 quando, intenta ad uscire dal supermercato, intravede una donna che, con in braccio la figlioletta di appena 10 mesi, sta spingendo anche lei il proprio carrello colmo della spesa familiare.
Essendo sola, il giovane le si avvicina e le chiede di poterle dare una mano a scaricare gli acquisti in cambio della consueta mancia; lei però declina l’offerta ed inizia a provvedere da sola alla propria incombenza.
Il giovane però non demorde e, nel giro di pochi secondi, le si avvicina di nuovo, questa volta con maggiore insistenza, tanto da spingerla e toglierle il carrello di mano. Nella circostanza però, il nigeriano non si accorge che dal supermercato sta uscendo il marito della signora, anche lui di Santo Stefano di Rogliano, che appena notata la scena accorre in soccorso della moglie. Al tentativo del malcapitato di riprendere possesso del carrello, il giovane extracomunitario reagisce in modo totalmente inaspettato, sferrandogli un pugno in pieno volto che lo costringe ad andare a terra. A quel punto la donna, benché presa dal panico e con ancora in braccio la figlioletta, riesce a chiamare il 112 e a fornire all’operatore di turno della Centrale operativa della Compagnia carabinieri di Rogliano la descrizione somatica del nigeriano e, soprattutto, dei colori dei suoi vestiti. La pattuglia dell’Aliquota Radiomobile si trova a poche centinaia di metri ed accorre quasi in tempo reale rispetto alla chiamata, rintracciando l’extracomunitario mentre cercava di dileguarsi a piedi verso la vicina Stazione delle Ferrovie della Calabria. Intercettato, il giovane non si dà per vinto e, indifferente alla richiesta di fornire le proprie generalità, inizia una colluttazione anche con i militari; grazie all’intervento di un’ulteriore pattuglia però, ogni resistenza diviene inutile: con non poca fatica gli operanti riescono ad averne ragione, anche grazie all’uso dello spray al peperoncino in dotazione, e riuscendo a farlo salire a bordo dell’autovettura di servizio. Di lì a pochi minuti, viene tradotto presso la sede della Compagnia dove, non pago, durante la formalizzazione degli atti ha continuato ad essere aggressivo nei confronti dei militari, danneggiando la porta blindata della camera di sicurezza e costringendo gli operanti a richiedere l’intervento di personale del 118 per contenerlo.
Tratto in arresto non solo per resistenza e violenza a pubblico ufficiale, ma anche per il tentativo di estorsione posto in essere ai danni della coppia: sia l’uomo che la donna hanno dovuto ricorrere alle cure dei sanitari e, grazie alla loro collaborazione, la dinamica è stata pienamente ricostruita. Per il nigeriano così non solo sono scattate le manette, ma si sono anche aperte le porte del carcere di Cosenza.
Nella tarda mattinata di oggi, il giudice per le indagini preliminari ha convalidato l’arresto operato dai militari e confermato nei confronti del 19enne la misura cautelare della custodia in carcere.
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