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Residui di un frantoio gettati in un bosco del Cosentino, due denunce

I carabinieri hanno individuato un uomo mentre sversava da un mezzo liquami. Identificato anche l’imprenditore committente

Pubblicato il: 31/01/2020 – 12:45
Residui di un frantoio gettati in un bosco del Cosentino, due denunce

SAN DEMETRIO CORONE Sversavano residui di un frantoio su terreni a San Demetrio Corone. Con questa accusa i carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro hanno denunciato due persone, una di Corigliano Calabro ed una di San Demetrio Corone per il reato di gestione e smaltimento non autorizzati di rifiuti. In particolare i militari hanno notato, nel corso di un pattugliamento lungo la strada provinciale 1177, un trattore agricolo che trainava una grande cisterna spargi-liquami, con a bordo un uomo. Ritenendo che lo stesso potesse sversare i liquami senza le previste autorizzazioni iniziavano un servizio di pedinamento ed osservazione. In effetti il mezzo agricolo entrava dentro un’area boschiva sita in Contrada Carcara. Lo stesso guidatore scendeva dal mezzo e per assicurarsi di non essere disturbato durante le sue attività illecite chiudeva l’ingresso alla strada con una catena, bloccata da un lucchetto. I militari proseguivano il servizio a piedi ed infatti, dopo qualche chilometro, il mezzo arrestava la propria marcia ed iniziava a sversare sulla vallata sottostante il contenuto, senza alcuna precauzione. Quindi i carabinieri intervenivano bloccando l’attività dell’uomo ed identificandolo. Lo stesso riferiva di lavorare per conto di un imprenditore locale, titolare di un’azienda agricola che gli aveva commissionato di eseguire le attività di smaltimento dei residui oleari.
I militari, sulla base delle dichiarazioni rese, procedevano ad identificare anche il titolare della ditta e per entrambi scattava una denuncia a piede libero per il reato di gestione e smaltimento non autorizzati di rifiuti. Infine i carabinieri, d’intesa con il sostituto Procuratore della Repubblica di Castrovillari, sottoponevano a sequestro penale l’area interessata dallo sversamento per la successiva bonifica ed anche la cisterna, quale corpo del reato, per procedere a campionature del materiale all’interno contenuto.

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