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Regione, il governo “boccia” gli ultimi scampoli di legislatura

Impugnate dal Cdm per presunta incostituzionalità tre leggi regionali approvate dal Consiglio nelle ultime sedute. In “salvo” altri sei provvedimenti

Pubblicato il: 07/02/2020 – 10:39
Regione, il governo “boccia” gli ultimi scampoli di legislatura

ROMA “Mano pesante” del Consiglio dei ministri, che ha impugnato tre delle ultime leggi approvate sul fine di legislatura dal Consiglio regionale. Nella seduta di ieri, infatti, il governo, su proposta del ministro per gli Affari regionali Boccia, ha deciso di impugnare davanti la Coorte costituzionale tre leggi regionali, tutte con la motivazione della (presunta) invasione della competenza esclusiva dello Stato. A finire nel mirino del Cdm in primo luogo la legge regionale 56/2019, recante “Adeguamento alla normativa nazionale (tutela e valorizzazione degli alberi monumentali, dei boschi vetusti, dei filari, delle alberate e della Flora spontanea di alto pregio della Calabria”, in quanto – si legge nel comunicato del Cdm – «alcune norme riguardanti gli interventi sugli alberi monumentali invadono la competenza esclusiva dello Stato in materia di tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e dei beni culturali di cui all’articolo 117, secondo comma, lettera s), della Costituzione, ponendosi altresì in contrasto con i principi fondamentali in materia di valorizzazione dei beni culturali e ambientali e di promozione e organizzazione di attività culturali, in violazione dell’articolo 117, terzo comma, della Costituzione».
Impugnata davanti la Corte costituzionale anche la legge regionale 61/2019, recante “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 19/2002 (norme per la tutela, governo e uso del territorio – legge urbanistica della Calabria)”, in quanto – spiega il governo – «alcune norme riguardanti il Piano paesaggistico regionale si pongono in contrasto con le previsioni del Codice dei beni culturali e del paesaggio, in violazione dell’articolo 117, secondo comma lettera s), e dell’articolo 9 della Costituzione. Esse si pongono altresì in contrasto con i principi fondamentali in materia di governo del territorio, violando l’articolo 117, terzo comma, della Costituzione».
Infine, il Consiglio dei ministri ha deciso di impugnare la legge regionale 62/2019, recante “Modifiche alla legge regionale 21/2010”, in quanto «una norma riguardante gli interventi edilizi e la sicurezza delle costruzioni invade la competenza esclusiva dello Stato in materia di sicurezza in violazione dell’articolo 117, secondo comma, lettera h), della Costituzione». In “salvo” invece le altre 6 leggi regionali esaminate dal Consiglio dei ministri, come quella sull’esercizio provvisorio del bilancio di previsione della Regione per gli anni 2020-2022. (a. cant.)

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