CATANZARO La Calabria rimane tra le regioni dove le imprese pagano in modo meno puntuale clienti e fornitori. In particolare è al penultimo posto preceduta solo dalla Sicilia. Secondo quanto emerge dall’ultimo report “Studio Pagamenti 2019” di Cribis (gruppo Crif), neppure 2 imprese su dieci rispettano i pagamenti dovuti entro un mese. In particolare, stando all’analisti, appena il 18,2% delle aziende salda i propri debiti che ha contratto con fornitori e clienti. La Sicilia, con il 17,3%, occupa l’ultima posizione del ranking regionale.
Una classifica che pone la Calabria lontana anche dalla media del sud Italia dove la percentuale delle imprese che hanno pagato entro 30 giorni è pari al 21,8% e decisamente molto distante dalla aree più ricche del Paese. Considerato che nel Nord est la media sale al 42,4%. Un’affidabilità che se si confronta tra regioni dimostra l’enorme forbice ancora esistente. A fronte del 18,2% della puntualità media delle imprese calabresi, c’è l’Emilia Romagna dove emerge che il 43,6% delle aziende rispetta i termini di pagamento entro il mese. Bene anche la Lombardia (43,5%) e il Veneto (42,3%).
Così anche sulla base delle provincie più virtuose, le calabresi occupano i gradini più bassi. Infatti escluso il fanalino di coda – che è Trapani – ci sono nelle ultime posizioni: Reggio Calabria, Crotone, Cosenza e Catanzaro.
Complessivamente, sempre secondo l’analisi presentata all’ultimo Assiom Forex, lo scorso anno le imprese che pagano entro 30 giorni sono aumentate del 3,2%, mentre quelle puntuali sono diminuite del 2,2%. Nonostante siano quasi raddoppiate negli anni della crisi (dal 2010 a oggi) le aziende che pagano con forte ritardo, nel 2019 il loro numero è diminuito dell’8,2% rispetto al 2018. «È in corso un’inversione di tendenza positiva – osserva infatti Marco Preti, A.d. Cribis – anche se al Sud e nelle Isole c’è ancora tanto da fare: qui le imprese incontrano maggiori difficoltà, con solo il 21,8% di pagamenti regolari».
I SETTORI PIÙ VIRTUOSI Le microimprese, con il 36,7% di pagamenti alla scadenza, sono quelle più virtuose, ma registrano anche la quota più elevata di ritardi gravi (11,9%, a fronte del 7% delle piccole, il 5,3% delle medie e il 5,1% delle grandi). In base allo Studio Pagamenti di Cribis, il gruppo merceologico più puntuale è quello dei servizi finanziari (44%), seguito dal manifatturiero (40,7%) e da quello delle costruzioni(38,3%). Il commercio al dettaglio, dove i pagamenti alla scadenza interessano solo il 24,8% delle imprese, è quello con la situazione più critica, con il 16,7% delle imprese che presenta un’incidenza di ritardi gravi. I ritardi superiori ai 30 giorni sono diffusi anche nel settore rurale, caccia e pesca (11,9%), dei servizi (9,9%), trasporti e distribuzione (9,4%). (r.d.s.)
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