di Gaetano Megna
CROTONE Il Partito democratico si spacca sulla scelta del candidato a presidente della Provincia. Oggi pomeriggio si è tenuta la riunione con i sindaci e i consiglieri comunali che si riconoscono nel partito di Nicola Zingaretti e il commissario provinciale Franco Iacucci ha ufficializzato la candidatura di Annibale Parise, sindaco di Mesoraca, alla guida dell’ente intermedio. Non c’è stato voto sulla proposta, perché Iacucci ha proposto il nome del sindaco di Mesoraca come se fosse stato indicato dai sindaci, che lui ha sentito prima della riunione. La proposta non è stata, però, condivisa dai consiglieri comunali di Isola Capo Rizzuto, che hanno invece indicato Maria Grazia Vittembrega sindaco proprio del loro Comune. I consiglieri di Isola Capo Rizzuto non si sono limitati a proporre la candidatura di Vittimberga, ma hanno anche evidenziato di avere già raccolto le firme necessarie per la presentazione.
LO SCONTRO Alla riunione sono arrivati agguerriti e pronti a dare battaglia. Si è subito capito che l’area che fa riferimento all’ex presidente della Regione Mario Oliverio ha deciso di non deporre le armi. Si andrà, quindi, ad uno scontro elettorale con due candidati di area dem, più un altro candidato scelto da sindaci che si definiscono di centrodestra. Ufficialmente Enzo Sculco non è sceso in campo, ma è evidente che Sculco sarà della partita e sosterrà il sindaco di Isola Capo Rizzuto, che ha già goduto del suo appoggio alle elezioni amministrative. Nella maggioranza che sostiene Vittemberga ci sono, infatti, consiglieri che si riconoscono nel movimento del “reuccio” di via Firenze. Ha scelto di mantenere un profilo defilato, ma sarà della battaglia al fianco degli oliveriani.
CACCIA AL VOTO Formalizzate le candidature parte la caccia al voto. Trattandosi di una elezione di secondo livello, dove i votanti sono esclusivamente sindaci e consiglieri comunali, la preferenza dovrebbe essere scontata. Nelle precedenti elezioni non è stato proprio così, perché i franchi tiratori non sono mancati in entrambi gli schieramenti in campo. Soprattutto in questa occasione i franchi tiratori potrebbero fare la differenza. Gli uomini di potere, quindi, si sono già messi a lavorare per convincere gli elettori ad esprimere un voto favorevole al proprio candidato. In ballo non c’è solo la questione dell’elezione del presidente della Provincia. Oggi il Pd che si riconosce in Iacucci ha scelto la linea da seguire per le prossime elezioni comunali. In primavera si vota per l’elezione del sindaco della città pitagorica e per il rinnovo del consiglio comunale e per altri importanti comuni. La line che esce fuori questa sera è che non dovrebbe esserci l’alleanza con il “reuccio” di via Firenze.
L’AUTONOMA DEL PD Il Pd, con questa scelta, ha voluto ribadire la propria autonomia rispetto ad un movimento che ha condizionato la vita interna del partito di Zingaretti della provincia di Crotone. I consiglieri comunali del Pd per tre anni e mezzo hanno fatto da stampella alla giunta guidata dal sindaco dimissionario Ugo Pugliese. Fuori dal palazzo comunale i consiglieri si dichiaravano all’opposizione, mentre durante i lavori del consiglio votavano a favore di Pugliese e in molte occasioni gli hanno consentito di salvare la faccia. In molti a Crotone hanno avuto l’impressione che Sculco governasse il Pd da via Firenze con il telecomando. Oggi, quindi, è stato deciso di effettuare il tentativo di togliergli dalle mani quel telecomando. (redazione@corrierecal.it)
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