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Emergenza casa, le famiglie occupano il comune di Cosenza

Anche le famiglie bisognose di aiuto, per il 2019, dovranno aspettare le determinazioni dell’organismo di liquidazione. Dopo la mattinata di protesta, trovato un accordo temporaneo fino a fine marz…

Pubblicato il: 10/02/2020 – 11:05
Emergenza casa, le famiglie occupano il comune di Cosenza

COSENZA Alcuni hanno già le lettere di sfratto in mano. Il ritardo nel pagamento dei canoni per l’emergenza abitativa preoccupa e non poco gli affittuari di casa, ma l’angoscia più grande è quella degli inquilini. Famiglie che questa mattina, hanno occupato il primo piano di Palazzo dei Bruzi, si sono asseragliati finché una delegazione non è stata ricevuta da Antonio Molinaro (che continua ad esercitare le funzioni di capo di Gabinetto) con la quale si è trovata una mediazione, seppur temporanea. In ballo non ci sono solo i soldi da erogare nel 2020, ma anche quelli non ancora versati alle famiglie in difficoltà nel 2019. Per quei quattrini, anche le 180 famiglie che vivono nel disagio dell’emergenza abitativa, dovranno accodarsi ai creditori che bussano alla porta del municipio. Nessun trattamento di favore, anche quegli assegni, dovranno passare dalla terna commissariale. L’organismo di liquidazione riorganizzerà tutto il flusso di cassa fino al 31 dicembre 2019, nessuno escluso. Le novità, invece, in base agli accordi presi con il dirigente di settore del Comune di Cosenza, riguardano gli assegni da dare alle famiglie da qui al 31 marzo.  «Con riferimento all’anno 2020, si procederà previa adozione degli opportuni atti amministrativo contabili a garantire fino al 31 marzo 2020 la erogazione del contributo di che trattasi alle famiglie aventi diritto. Resta fermo che i contribuiti di cui sopra non potranno essere erogati alle famiglie che nel medesimo periodo abbiano percepito analogo contributo nell’ambito del reddito di cittadinanza». Insomma, una tregua fino alla fine di marzo e nell’attesa, l’attenzione sul problema che rimarrà sicuramente reciproca, affinché nel bilancio riequilibrato che dovrà licenziare il consiglio comunale le poste per l’emergenza abitativa siano idonee a soddisfare le esigenze delle 180 famiglia, così come quelle delle casse comunali. Già nelle scorse settimane, una nutrita delegazione di cittadini aveva incontrato il sindaco Mario Occhiuto per iniziare una fase di interlocuzione affinché si potesse risolvere la questione senza ridurre la quota che palazzo dei Bruzi destina alle famiglie bisognose del sussidio (qui la notizia). Mario Occhiuto aveva spiegato la posizione dell’amministrazione (qui un nostro servizio). L’idea di base che spinge il primo cittadino a diminuire le risorse trova fondamento nel fatto che diversi cosentini che ricevono i soldi dell’emergenza abitativa, beneficiano anche il reddito di cittadinanza, di cui una quota parte (molto simile a quella erogata dal comune) è destinata proprio a pagare il fitto casa. (mi.pr.)

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