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Catanzaro, improvvisa convocazione del consiglio comunale: ma infuria la polemica

Dopo l’esplosione di “Gettonopoli” e la crisi politica si torna in aula domani per le surroghe, ma la M5S Granato presenta un nuovo esposto in Procura e parte la mobilitazione per una protesta in p…

Pubblicato il: 11/02/2020 – 15:59
Catanzaro, improvvisa convocazione del consiglio comunale: ma infuria la polemica

CATANZARO Un’improvvisa quanto sospetta accelerazione. Si riunirà domani mattina il consiglio comunale di Catanzaro, fermo ormai da quasi tre mesi tra l’inchiesta “Gettonopoli” che ha coinvolto 29 su 32 consiglieri comunali, il pubblico ludibrio nazionale che ne è derivato, le dimissioni (vere) di 5 consiglieri di minoranza, le dimissioni ”fantasma” di altri consiglieri di maggioranza e la nuova (vecchia) giunta del sindaco Sergio Abramo a chiudere una crisi politica molto poco politica. La convocazione «in seduta urgente» inviata dal presidente del Consiglio comunale Marco Polimeni anche con un piccolo errore – relativo al luogo, prima al Comune poi alla Provincia, come sarà – indica che saranno sette i punti all’ordine del giorno: le surroghe dei consiglieri comunali dimissionari Nicola Fiorita, Gianmichele Bosco, Roberto Guerriero, Libero Notarangelo, Fabio Celia (rispettivamente con Vincenzo De Sarro, Nunzio Belcaro, Maurizio Mottola D’Amato, Raffaella Sestito, Giuliano Renda), comunicazione della nomina dei componenti della giunta comunale e del vice sindaco; l’esame giustificazioni prodotte propedeutiche alla causa di decadenza nei confronti del consigliere Tommaso Brutto per assenze ingiustificate ai sensi dello Statuto e del regolamento comunale. Ma è subito polemica, anche perché nessuno si aspettava una convocazione così «urgente» (indiscrezioni giornalistiche la prevedevano per il 18 febbraio). E così, la senatrice del Movimento 5 Stelle, Bianca Laura Granato, torna di nuovo all’attacco. «Data l’irresponsabilità politica del sindaco Abramo e dei propri sodali, in merito alla gestione del Comune di Catanzaro la palla passa ancora alla Procura guidata da Nicola Gratteri», dice la parlamentare pentastellata che su precisi fatti legati all’inchiesta “Gettonopoli” ha presentato un nuovo esposto alla Procura di Catanzaro e alla Corte dei conti, il quale si aggiunge a quello del settembre 2018, a firma della stessa parlamentare, da cui partirono gli accertamenti disposti dai magistrati.
Con nota formale la senatrice del Movimento 5 Stelle ha chiesto anche l’intervento immediato del prefetto di Catanzaro in merito alla convocazione urgente del Consiglio comunale catanzarese per mercoledì 12 febbraio, «avvenuta – spiega la Granato – in fretta e in furia per mettersi a riparo dalle telecamere della tv nazionale e dallo sguardo dell’informazione tutta, dunque al fine di proseguire alla cieca lungo la strada dell’affarismo politico senza vergogna, dell’affossamento della democrazia e della dignità dei cittadini catanzarese. Le forzature di Abramo e soci – ha proseguito la Granato – sono la riprova di quanto i calcoli politici e l’opportunismo del potere prevalgano sull’interesse collettivo e, nello specifico, sulla necessità di assicurare alla città di Catanzaro un nuovo governo, credibile, affidabile, senza alcuna ombra e in grado di garantire la massima trasparenza sulla montagna di denaro pubblico in arrivo al palazzo municipale. Come sempre il Movimento 5 Stelle – ha concluso la senatrice M5S – fa la sua parte in termini di vigilanza serrata sull’amministrazione pubblica e di monito politico a vantaggio della collettività, che a Catanzaro non può più essere tradita, umiliata e costretta a subire operazioni contrarie all’etica politica, al buon senso e al bene comune».
Si mobilita anche il presidente del Codacons, Francesco Di Lieto, che sulla sua pagina facebook posta l’anticipo della convocazione di una manifestazione in piazza per domani mattina, «in virtù del colpo basso, infierito dal consiglio comunale che ha anticipato la riunione a domani». Mentre “I Quartieri” parlano di «violazione di ogni norma regolamentare, di legge e di… buon gusto» e Fabio Celia, uno dei consiglieri dimissionari della minoranza, definisce «un abuso» l’anticipazione del consiglio comunale. Ecco il clima che c’è a Catanzaro. (c.ant.)

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