Grazie al premier Giuseppe Conte per una visione, finalmente, lungimirante e audace. Solo se riparte il Sud, riparte l’Italia. Mi sono spesa tantissimo su queste questioni e su Gioia Tauro la cui valorizzazione ci ridà centralità in tutto il Mediterraneo. Un’azione svolta in sinergia col collega senatore, e amico, Fabio Auddino, grazie alla quale, si sono evitati centinaia di licenziamenti nei mesi addietro e sono stati previsti 10 milioni di euro, nell’ultima legge di Bilancio, da destinare proprio all’infrastruttura.
Si tratta, infatti, di un hub fondamentale per gli scambi, verso l’Europa – attraverso il progetto comunitario TEN-T e le “Autostrade del mare” -, e verso Oriente, l’Africa e l’Asia -, come anello terminale della nuova “via della seta”, opportunità commerciale che non muta la nostra collocazione geopolitica atlantica.
Per il rilancio delle aree portuali e retroportuali di Gioia Tauro, a dicembre, avevo inviato anche una lettera al Premier per chiedere incontro e cabina di regia unica sulla questione, al fine di rilanciare una infrastruttura dalle potenzialità strategiche enormi, non solo per la Calabria, ma per tutta Europa.
Per perseguire tali ambiziosi obiettivi, serve, ovviamente, una politica delle infrastrutture e dei trasporti moderna e coraggiosa, a iniziare dall’Alta Velocità e Capacità per tutto il Mezzogiorno.
Grandi opere sì, dunque, ma quelle utili, non come i grandi sprechi che ci hanno propinato altri governi. Pensiamo alle piccole realtà come i borghi e i centri storici disseminati lungo la Calabria ed il Paese, dalla cui cura e rilancio passa lo sviluppo di cultura e turismo, passa la speranza. Un tema, quest’ultimo, caro al Premier e sul quale, nel corso di questa legislatura, ho provato a lavorare con passione e dedizione.
Per impegni pregressi, oggi rappresento il governo in Olanda e a Parma. Ma ribadisco che si tratta di una giornata fondamentale per la Calabria e tutta l’Italia.
*sottosegretario del ministero ai Beni Culturali
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