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Novanta milioni per il centro storico di Cosenza, ecco le priorità di Occhiuto

Il sindaco ha discusso con i consiglieri sulle ultime riunioni svolte alla presenza del sottosegretario Anna Laura Orrico che detiene la delega per l’utilizzo dei fondi Cipe: «Servono sottoservizi …

Pubblicato il: 17/02/2020 – 17:35
Novanta milioni per il centro storico di Cosenza, ecco le priorità di Occhiuto

di Michele Presta
COSENZA
La sfida è sempre contro il tempo, da una parte quello della burocrazia dall’altro quello della politica. Superfluo dire che i due intervalli non coincidono e quando si parla di risollevare le sorti del centro storico di Cosenza, il tempo riesce a dilatarsi al punto tale da diventare infinito. Dopo che il sottosegretario Anna Laura Orrico ha avviato (una nuova) fase interlocutoria circa le opportunità e possibilità di utilizzo dei 90 milioni stanziati del Cipe e da dedicare alla città vecchia (qui la notizia), a Palazzo dei Bruzi si tenta un’operazione verità chiedendo al sindaco conto di quanto successo in questi anni ed in questi giorni recenti considerata la due giorni di incontri nelle stanze del palazzo di governo cittadino.
Le linee di intervento che riguardano tutti i soggetti coinvolti nel Contratto integrato di sviluppo, per non perdere il finanziamento, dovranno essere messe nero su bianco entro il 31 dicembre del 2021 e in attesa che saltino fuori le prime bozze di progetti, Occhiuto ai consiglieri assicura: «Noi abbiamo proposto esattamente quello che avevamo presentato quando fummo convocati dall’ex ministro Bonisoli – spiega il sindaco -. Una parte dei fondi a nostro avviso deve essere dedicata ai sottoservizi, parte all’accessibilità e poi tentare la strada dell’ordinanza di esproprio previa una diffida e messa in mora».
Dunque, per Mario Occhiuto, la priorità sono gli interventi tipo la realizzazione di una nuova rete fognaria e delle acque, così come strutture che consentano a tutti di raggiungere il centro storico con un nuovo sistema di scale mobili oppure attraverso la realizzazioni di parcheggi debitamente serviti da strutture. «Potevo chiedere anche dell’ovovia ma di questo ne discuterò con il presidente Santelli, dobbiamo riprendere l’accordo quadro stipulato per la realizzazione della metroleggera».
Più impervia è la strada dell’utilizzo di risorse pubbliche per la messa in sicurezza di palazzi privati. Una ipotesi tutta da scartare a meno che il patrimonio immobiliare privato, con il tempo diventi patrimonio comunale. «Noi abbiamo recuperato tutti i palazzi pubblici, lo stesso potrebbe fare la Provincia di Cosenza con questi soldi», spiega Occhiuto nella commissione comunale attività economiche e produttive presieduta da Annalisa Apicella.
«Alle riunioni abbiamo sempre portato proposte concrete – dice l’inquilino di Palazzo dei Bruzi -. Però lasciatemi dire che a quei tavoli si sono sedute persone a cui mancavano proprio i fondamentali» un ricorso al lessico calcistico per dire che «ho sentito parlare di esperienze olistiche per il centro storico. Il punto è che abbiamo bisogno di proposte concrete non di progetti che non potranno mai essere realizzati». Adesso è una corsa contro il tempo, una situazione che per il sindaco, risiede nell’ostruzionismo fatto in questi mesi da una componente pentastellata, basti ricordare gli scontri con il ministro Lezzi o le polemiche circa il mancato invito alla visita dell’ex ministro dei beni culturali Bonisoli. «Se nel centro storico non portiamo persone, 90 milioni non bastano. L’esperienza dei “Temporary Store” è emblematica. Ci hanno restituito le chiavi perché non c’era nessun tipo di afflusso». Intanto, dalla minoranza, Damiano Covelli chiede che Anna Laura Orrico, insieme ad altri soggetti che saranno parte attiva del Cis, partecipi ad un consiglio comunale aperto. Una richiesta che per il capogruppo del Pd è giustificata dal fatto che: «adesso è arrivato il momento di ottimizzare i tempi e fare in modo che tutta la parte burocratica sia conclusa in tempo utile per ottenere tutte le linee di finanziamento». (m.presta@corrierecal.it)

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