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Sapia, Forciniti e Abate chiedono a Cancelleri «più attenzioni al porto e a sud di Sibari»

I parlamentari 5stelle di Corigliano Rossano hanno incontrato il viceministro alle Infrastrutture per un focus sulle opere ioniche. Tra queste il “raddoppio” della Sibari-Rossano. «La terza città d…

Pubblicato il: 18/02/2020 – 17:37
Sapia, Forciniti e Abate chiedono a Cancelleri «più attenzioni al porto e a sud di Sibari»

ROMA «Quella di oggi è stata una intensa mattinata di lavoro con il viceministro ai Trasporti Giancarlo Cancelleri. Abbiamo discusso, in primis, di Statale 106 e di quello che era il vecchio tracciato identificato dal Megalotto 8 della Ss 106 tra Sibari e Mandatoriccio. Al di là degli interventi di messa in sicurezza già programmati, quello che ci interessa è avere una strada a quattro corsie, due per senso di marcia, nel suddetto tratto».
Lo affermano i parlamentari di Corigliano Rossano, Rosa Abate, Francesco Forciniti e Francesco Sapia in una nota, nel riportare i dettagli dell’incontro.
«Per il tratto tra Sibari e Crotone (via Corigliano Rossano) erano stati già stanziati circa 700 milioni di euro. Nel dettaglio, per la Sibari – Corigliano-Rossano (località Rossano) erano stati già destinati 195 milioni di euro per una strada a due corsie. Abbiamo sottolineato al viceministro Cancelleri che il problema “politico” oltre che sociale e pragmatico è che Corigliano Rossano, città nata per fusione e che per estensione e popolazione rappresenta la terza città della Calabria, vive uno stato di isolamento viario che comporta problemi economici, sociali, di salute e lavoro. Chi si sposta, infatti, lo fa, soprattutto, per lavoro e salute e attualmente non ci sono Frecce (la più vicina è a Sibari mentre ancora il tratto a Sud non è elettrificato) o strade sicure che collegano queste città al resto della nazione».
L’idea dei parlamentari pentastellati «è ampliare il progetto della Sibari-Rossano portando la strada da 2 a 4 corsie (come richiesto da tutti i progetti all’avanguardia) con un incremento della spesa ci circa il 50% rispetto all’elaborato originario. Così si avrebbe una strada che collegherebbe subito e velocemente l’area all’autostrada e in futuro avrebbe un accesso veloce al corridoio adriatico. Il costo passerebbe da 195milioni a circa 300-330 milioni di euro. In questo modo si andrebbe sia a rinnovare uno dei tratti tra più pericolosi dell’intera Statale 106 jonica e, allo stesso tempo, una tra le più grandi e importanti città della Regione uscirebbe dall’isolamento in cui versa. Non solo, la Piana di Sibari è uno dei più importanti insediamenti produttivi della intera Regione e questo permetterebbe agli imprenditori di essere collegati in pochi minuti sia al corridoio Adriatico, sia all’A2 del Mediterraneo tramite la Ss 534 di Cammarata e degli Stombi completata pochi mesi addietro».
Il resto, 400 milioni di euro circa, «dovrebbero essere investiti sulla tangenziale di Simeri Crichi che collegherebbe Crotone a Catanzaro e, quindi, facilmente e in meno di mezzora alla A2 allo svincolo di Catanzaro-Lamezia. Un ammodernamento che metterebbe a sistema i trasporti di tutta l’area favorendo anche i collegamenti fra il Crotonese con l’aeroporto e la Sibaritide con il Frecciargento Sibari-Bolzano via Roma».
Abate, Sapia e Forciniti nel focus sulle infrastrutture sulla costa ionica calabrese col viceministro Cancelleri, hanno affrontato anche la questione porto di Corigliano-Rossano e l’elettrificazione della strada ferrata a sud di Sibari. «Il viceministro M5S stava già lavorando sui dossier che gli abbiamo presentato dopo aver già visitato due volte la Sibaritide, ma si è mostrato ancora più disponibile e possibilista sulle nostre proposte. Insieme abbiamo posto le basi per chiedere nei prossimi giorni ad Anas, al di là della messa in sicurezza del tratto già programmata, l’avvio di uno studio di fattibilità per avere una strada a quattro corsie. Nei prossimi giorni incontreremo Anas e poi ci ritroveremo nuovamente al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – terminano Sapia, Forciniti e Abate –per fare sintesi e avviare gli incontri con il territorio di modo da dare entro poco tempo nuove risposte ai cittadini che da anni vivono questa situazione di isolamento».

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