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La Cgil alla Santelli: «Subito un confronto sulle emergenze»

Il segretario del sindacato Sposato auspica l’apertura di un tavolo «senza pregiudiziali: la scelta di Capitano Ultimo è un segnale sulla legalità come fece Oliverio con Calabria Verde»

Pubblicato il: 19/02/2020 – 9:23
La Cgil alla Santelli: «Subito un confronto sulle emergenze»

COSENZA «Un confronto immediato con la nuova Giunta regionale sulle emergenze sociali della Calabria». E’ quanto ha auspicato il segretario generale della Cgil Calabria, Angelo Sposato, concludendo i lavori della direzione della Camera del lavoro di Cosenza, introdotti dal Segretario Umberto Calabrone. La riunione, introdotta dal segretario della Cgil cosentina Umberto Calabrone, è servita per un ampio dibattito sull’esito del voto regionale e delle numerose vertenze del territorio. Secondo Sposato «serve un dialogo costruttivo tra governo centrale e Regione per coordinare gli investimenti previsti nel piano per il Sud, le Zes, i Cis, di cui la Città di Cosenza è capofila e per orientare la qualità della spesa dei fondi di coesione, nel rapporto costi benefici, per sviluppo e occupazione. Non basta spendere i soldi ma occorre farlo bene. Le inchieste giudiziarie di questi mesi ci dicono che non sempre è stato fatto, per questo – ha proseguito il segretario della Cgil Calabria – rilanciamo la necessità di individuare protocolli di legalità per rendere tracciabile la spesa. La scelta del nuovo presidente Santelli, nell’individuare il “Capitano Ultimo” a capo dell’assessorato all’ambiente, è un segnale sul tema della legalità, che emula quella fatta da Oliverio su “Calabria Verde”, e dal Governo centrale sulla sanità. Auspichiamo vi saranno azioni e risultati positivi ed importanti, stante la condizione della nostra regione che presenta criticità e numerosi reati ambientali». Sposato ha inoltre sostenuto che «serve aprire un confronto serio e senza pregiudiziali sulle condizioni sociali della regione, a partire dal tema della povertà educativa e scolastica, dai temi della salute, dei servizi, dalle condizioni dei pensionati al minimo e delle aree interne. Così come è necessario in Calabria un confronto sociale per la legalità, il lavoro e le riforme necessarie, per rendere più moderna ed efficiente l’ultima regione del Paese. La Calabria e i calabresi vogliono essere parlati, diceva Corrado Alvaro e per fare ciò va governata e vissuta da dentro, recuperando il primato della buona politica, cessando un permanente clima da campagna elettorale, agendo con l’etica della responsabilità e nella lotta alla ‘ndrangheta ed alla corruzione. Attiveremo – ha infine annunciato il segretario della Cgil calabrese – assemblee in tutti i luoghi di lavoro e nei territori».

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