COSENZA Saranno pure arrivate come un atto spontaneo dell’ormai ex commissario straordinario dell’Asp di Cosenza. Ma – da quanto filtra dalle stanze del ministero della Salute – la decisione di Daniela Saitta è stata “approvata” dal ministro Roberto Speranza. Speranza aveva mal tollerato le tante segnalazioni arrivate sulla propria scrivania. Il “dossier Cosenza” è corposo ed è sul tavolo del titolare del dicastero da settimane. E alla fine è esploso, dopo la nomina (poi revocata) della figlia di Saitta come consulente gratuita dell’Azienda sanitaria bruzia. Per la verità, al ministero c’era anche chi rappresentava che la manager stesse facendo un buon lavoro, ma quella nomina “familiare” ha colmato – secondo i bene informati – la misura. Una scelta che Speranza avrebbe bollato come inaccettabile, chiedendo una discontinuità non solo nel merito (cosa che le competenze di Saitta avrebbe potuto garantire) ma anche nel metodo, per rimarcare le differenze rispetto al passato.
ZUCCATELLI A INTERIM Intanto Giuseppe Zuccatelli è stato nominato commissario ad interim dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza. Il manager assume, dunque, anche la direzione dell’Asp cosentina, insieme all’azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio di Catanzaro e del policlinico Mater Domini, dopo le dimissioni di Daniela Saitta.
SINDACATI MEDICI: «NULLA GESTIONALE» Contro Saitta tuonano nettamente, invece, i sindacati medici della provincia di Cosenza. «Apprendiamo che la Commissaria dell’Asp di Cosenza, Daniela Saitta si è dimessa dal suo incarico e dalla stampa si apprende che i motivi sarebbero stati le ‘condizioni ambientali’. Generica ed immotivata la definizione, buona per tutte le stagioni che ovviamente nulla dice e nulla evidenzia; sta invece a significare il nulla gestionale nel quale il personale medico e tutti i dipendenti si sono ritrovati a lavorare, ‘a tentoni’, consapevoli della loro responsabilità e dell’assetto organizzativo – gestionale cui fare riferimento, caratterizzato dalla episodicità e dalla approssimazione». È quanto si afferma in una nota congiunta sottoscritta dalle segreterie provinciali dei sindacati Sumai, Cisl medici,Fimmg, Fimp, Cipe, Anaao, Cimo, Aaroi Emac, Uil medici, Fvm, Fassmed, Fassid.
«Se poi qualcuno volesse rintracciare motivi di difesa davanti alle accuse di arbitrio – è detto ancora nella nota –
non si pretende altro che rispetto per una società che, pur subendo sofferenza dalle inefficienze del sistema sanitario, va soccorso per migliorare e non per subire ulteriori detrimenti. Auspichiamo, così rivendicando il rispetto dovuto, che i criteri per le future le nomine dei vertici dell ‘Asp di Cosenza da parte degli organi preposti siano soprattutto quelle di equilibrio, esperienza e competenza in materia sanitaria. Tanto per assicurare il ‘diritto alla salute’ dei nostri residenti -costituzionalmente sancito- e la giusta serenità agli operatori sanitari ai quali è stato demandato l’esercizio di tale diritto. Auguriamo alla dottoressa Saitta buon lavoro per i suoi impegni ‘altrove’, pur non avendo mai avuto occasione ed opportunità di averla incontrata».
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