COSENZA Bastano cinque minuti al Frosinone per archiviare la pratica Cosenza e rovinare il debutto al San Vito Marulla di Bepi Pillon. Gli uomini di Alessandro Nesta capitalizzano le prime due occasioni da goal trafiggendo la porta di Perina e approfittando di una serie di errori di leggerezza e concentrazione dei centrocampisti. Per i ciociari la quinta vittoria consecutiva, con altrettante partite a reti inviolate, porta la firma di Dionigi e Novakovic.
LA PARTITA Per il debutto in casa, Pillon ripropone il 4-3-3 che tanto bene aveva fatto nella sfida fuori casa contro il Livorno e che ha portato il Cosenza dopo una sfilza di cinque risultati negativi alla vittoria. Lungo l’out di sinistra si rivede Lazaar che complice la squalifica di D’Orazio e l’infortunio di Matteo Legittimo riconquista la maglia da titolare. Capela, Idda e Casasola completano la linea difensiva. Kanoutè, Bruccini e Sciaudone sono i tre di campo mentre Carretta e Pierini sostengono in attacco la punta Asencio. Il centrocampo del Frosinone allenato dal campione del mondo Alessandro Nesta è affidato a Maiello. I ciociari si affidano alle sortite offensive delle due ali Sali e D’Elia, alle incursioni di Hass e Rohden e alla verve offensiva di Federico Dionisi. E gli spettatori del San Vito Marulla ci mettono poco a vedere la forza dell’arsenale offensivo dei laziali (reduci da quattro vittorie consecutive). Nel giro di 5 minuti il Frosinone tramortisce il Cosenza. Novakovic duetta con il compagno di reparto. Si inserisce lungo la fascia desta e mette al centro una palla che Dionisi insacca alle spalle della porta difesa Perina. Il goal è una doccia fredda che annichilisce i padroni di casa e galvanizza gli ospiti che alla seconda occasione buona mettono a segno la seconda marcatura. palla dentro per Dionisi. Rohoden conduce il contropiede per i ciociari e serve una palla tagliente per Novakovic che sveste i panni di assist man per indossare quelli da goleador. Al 20esimo è già due a zero. Nonostante il vantaggio il Frosinone ha mantenuto alto il baricentro per tutta la prima frazione di gara costringendo il Cosenza sempre a rincorrere. A centrocampo però gli uomini di Pillon collezionano un campionario di errori frutto di scarsa concentrazione e superficialità anche nei fondamentali. Pillon al rientro dagli spogliatoi lascia fuori Pierini preferendogli Schiavi. Il difensore, posizionandosi al centro della difesa, di fatto trasforma l’iniziale 4-3-3 in un 3-5-2 con i due terzini abbassati lungo la linea di centrocampo. Il Cosenza con il nuovo modulo, timidamente prova a farsi vivo in prossimità della prota difesa da Bardi. Bruccini da fuori area, scarica un destro che finisce fuori di un metro. È la prima occasione per il Cosenza. Bardi dimostra di essere in partita quando su angolo di Lazaar sempre Bruccini di testa svetta in area colpendo a colpo sicuro. Solo la risposta felina del portiere nega al Cosenza la possibilità di rientrare in partita. Bardi chiude la saracinesca, anche sul tiro di Lazaar la risposta del portiere ciociaro è impeccabile. Il piede caldo di Bruccini non trova sfogo in porta neanche su punizione quando dai trenta metri il suo dardo indirizzato all’angolino basso della porta difesa da Bardi, ma la risposta del portiere è ancora una volta impeccabile. Gli ingessi di Machac e Baez non riescono a rompere gli equilibri di un Frosinone che nonostante le tante assenze dimostra tutta la sua superiorità contro un Cosenza che nonostante il cambio di allenatore esprime un gioco poco bello e non aiuta ad uscire dalle torbide acque della retrocessione. (mi.pr.)
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