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Emergenza sanitaria, convocata la conferenza dei sindaci. Ma non c'è Cosenza

Il sindaco Flavio Stasi presiede l’assemblea: «Pronti alla mobilitazione generale». Il primo cittadino di Acri, Pino Capalbo, propone lo smembramento dell’Asp di Cosenza in due: una per Corigliano …

Pubblicato il: 21/02/2020 – 23:14
Emergenza sanitaria, convocata la conferenza dei sindaci. Ma non c'è Cosenza

di Luca Latella
COSENZA Emergenza sanitaria. È questo il tema della conferenza dei sindaci convocata dal sindaco di Corigliano Rossano, Flavio Stasi – in quanto sindaco della città più popolosa della provincia – nella sala della Provincia a Cosenza. C’è il numero legale, 52 primi cittadini ma manca Cosenza all’appello. All’ordine del giorno una mobilitazione generale, la composizione di un comitato di rappresentanza.
Che sarà composto da Domenico Lo Polito (Castrovillari) per l’area Pollino, Virginia Mariotti (San Marco Argentano) area Valle dell’Esaro e aree interne, Flavio Stasi per Corigliano Rossano e area jonica, Angelo Aita (Cetraro) per il Tirreno, Giovanni Greco (Castrolibero) per l’area urbana Cosenza-Rende. Con l’astensione dei sindaci dell’area del Savuto è stato approvato il Comitato di rappresentanza della Conferenza dei Sindaci dell’Ambito Territoriale dell’Azienda sanitaria di Cosenza, che avvierà subito tutte le iniziative di programmazione e mobilitazione.
Al fianco di Stasi, a presiedere la Conferenza dei Sindaci dell’Ambito Territoriale dell’azienda sanitaria di Cosenza, anche il presidente della Provincia, Franco Iacucci. L’assemblea è stata convocata per fare il punto della situazione sulla persistenza delle condizioni di vera e propria emergenza sanitaria in tutto il territorio provinciale, nonostante gli impegni emersi nell’incontro di una delegazione di sindaci calabresi con il Ministro alla Salute Roberto Speranza, promosso a seguito del documento unitario concordato all’unanimità dalla prima e partecipata riunione della Conferenza dei Sindaci a novembre 2019.
Diversi gli interventi. Giuseppe Belcastro, sindaco di San Giovanni in Fiore ha riferito come i primi siano già sul piede di guerra, pronti a guidare la protesta democratica. Angelo Aita, sindaco di Cetraro ha sottolineato quanto sia importante fermare i finanziamenti alle regioni del Nord con la nostra emigrazione sanitaria. Franco Mundo, da Trebisacce ha proposto di presentarsi con la fascia tricolore indossata sotto forma di protesta presso l’ufficio del Commissario regionale alla sanità alla Cittadella per esprimere disagio ed amarezza dei sindaci e delle comunità. Da Acri, Pino Capalbo ha invitato la Conferenza dei Sindaci a proporre alla Regione Calabria, lo smebramento dell’Asp di Cosenza in due: una per Corigliano Rossano-Sibaritide e Pollino e un’altra per il resto della provincia.
Virginia Mariotti, Sindaco di San Marco Argentano si è detta pronta e disponibile a qualsiasi azione di protesta, «atteso che nessuna delle riconversioni degli ex ospedali prospettate è mai stata avviata». Rodolfo Aiello, da Marzi ha invitato all’azione bandendo «lettere, documenti e passerelle». Il sindaco di Torano, Lucio Franco Raimondo ha sottolineato quanto sia importante che la Conferenza dei Sindaci della sanità, «finalmente» si riunisca anche per studiare, approfondire e proporre azioni concrete e che rientrano comunque nella assenza di governance della azienda sanitaria, come quella del randagismo.
Per Domenico Lo Polito, sindaco di Castrovillari, le emergenze, costituite dalla carenza di personale sanitario, «vanno risolte immediatamente. La competenza alle assunzioni o semplicemente a garantire turni aggiuntivi, è del Commissario Asp». La proposta è quella di «occupare permanentemente gli uffici Asp finché non vengano adottate delibere di assunzioni».
Per il Presidente dell’Ente Provincia Iacucci, ancora, è incomprensibile l’assenza di tanti sindaci, segnatamente quelli delle grandi città.
Secondo il sindaco di Fagnano, Giulio Tarsitano «è una vergogna l’assenza del Sindaco di Cosenza». Il Sindaco di San Vincenzo la Costa, Gregorio Iannotta invita la Conferenza dei sindaci a esigere che Ministro della Sanità «venga qui a spiegare ai primi cittadini ed alle comunità cosa ha intenzione di fare. Tra gli altri interventi anche quelli degli amministratori di Diamante, Malito, Castiglione Cosentino, Cropalati, San Lorenzo del Vallo, Paterno Calabro. (l.latella@corrierecal.it)
 

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