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Emergenza coronavirus, iniziative straordinarie all'ospedale di Reggio

In funzione dei recenti sviluppi epidemiologici, il Gom si attrezza predisponendo degli accessi straordinari al pronto soccorso e una serie di ulteriori interventi che avranno seguito nei prossimi …

Pubblicato il: 22/02/2020 – 18:39
Emergenza coronavirus, iniziative straordinarie all'ospedale di Reggio

REGGIO CALABRIA In considerazione dei recenti sviluppi epidemiologici relativi all’epidemia da nuovo Coronavirus (Covid-19) per far fronte in maniera adeguata, sicura e tempestiva, all’eventuale arrivo del contagio nella provincia di Reggio Calabria, il Grande Ospedale Metropolitano “Bianchi – Melacrino – Morelli” ha predisposto iniziative straordinarie per l’accesso al Pronto Soccorso e per i ricoveri in Malattie Infettive. Inoltre, è previsto per giovedì 27 febbraio, nella Sala “Spinelli” del Presidio Ospedaliero “Riuniti”, un importante convegno scientifico-divulgativo sulla tematica dal titolo: “Coronavirus (Covid 2019): dall’emergenza internazionale al modello operativo del G.O.M.”, al fine di offrire una corretta informazione scevra da allarmismi ed approssimazioni.
Il G.O.M. è attrezzato per la gestione delle emergenze infettive ivi compresa la malattia da nuovo Coronavirus, essendo dotato delle strutture che sono coinvolte in tali contingenze: reparto di Malattie Infettive (dotato di 20 posti letto con due ambienti attrezzati per l’alto isolamento respiratorio), Terapia Intensiva (14 posti letto per i pazienti con insufficienza respiratoria severa), Microbiologia e Virologia (attrezzata ad eseguire la diagnostica molecolare con metodiche rapide multiplex in grado di ricercare i principali patogeni respiratori, compresi i Coronavirus).
Il personale sanitario è formato per il corretto impiego dei D.P.I. (Dispositivi di Protezione Individuale) e per mettere in atto tutte le misure per la gestione del rischio infettivo.
Da lunedì i pazienti che giungeranno al Pronto Soccorso presentando una sintomatologia riconducibile a sindrome simil-influenzale dovranno seguire un percorso alternativo per l’accesso alle cure. Tale percorso sarà segnalato da appositi cartelli esplicativi e, comunque, all’esterno, il personale faciliterà l’avvio al corretto percorso.
Inoltre, al fine di consentire il ricovero nel reparto di Malattie Infettive di casi sospetti di pazienti affetti da Covid-19, come individuati dalle direttive del Ministero della Salute, è stato disposto che presso tale reparto siano disposti ricoveri esclusivamente per patologie infettive contagiose.
Si ribadisce che chiunque voglia chiedere informazioni o sospetti di aver contratto il virus Covid-19 non deve recarsi al Pronto Soccorso, ma deve contattare il numero 1500 del Ministero della Salute. In caso di fondato sospetto di contagio, il paziente sarà accompagnato dal servizio di emergenza 118 ed accederà all’ospedale senza effettuare alcun passaggio dal Pronto Soccorso.
Infine allo scopo di gestire attentamente e con responsabilità anche i processi di comunicazione utili alla migliore informazione sia degli operatori sanitari che della pubblica opinione, colpita da una comprensibile inquietudine, il Grande Ospedale Metropolitano ha promosso un’iniziativa il 27 Febbraio, alle ore 10. Al convegno formativo per il personale ospedaliero ed informativo per la cittadinanza sono previsti gli interventi del dott. Giuseppe Foti, Direttore dell’U.O.C. Malattie Infettive del G.O.M., del prof. Massimo Andreoni, Docente all’Università di Roma – Tor Vergata e Direttore Scientifico della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali e del Direttore di Sanità dell’Arma dei Carabinieri, Generale Vito Ferrara. Le conclusioni sono affidate al Viceministro della Salute, Sen. prof. Pierpaolo Sileri.
L’appuntamento al G.O.M. contribuisce alla migliore definizione di un modello di comunicazione del rischio secondo un processo di medicina partecipativa che vede nel “pubblico” un soggetto attivo, partner delle strategie di comunicazione ed alleato del medico. L’alleanza terapeutica non solo ribadisce la centralità del paziente nel processo di cura, ma vaccina contro la diffusione del panico, un virus spesso più insidioso e incontrollabile di quelli che la ricerca scientifica è più che attrezzata per combattere.

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