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'Ndrangheta: agguato nel Crotonese, sicario resta in carcere

Accolta la richiesta della Dda che si era opposta all’alleggerimento della misura. I giudici annullano l’ordinanza. L’uomo è accusato di aver compiuto un agguato a Roccabernarda nel 2014

Pubblicato il: 22/02/2020 – 11:58
'Ndrangheta: agguato nel Crotonese, sicario resta in carcere

CROTONE I carabinieri del Norm della compagnia di Petilia Policastro hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere nei confronti di B.A.S., 52enne di Roccabernarda, già detenuto al regime speciale del 41 bis.
I giudici della seconda sezione penale del tribunale di Catanzaro, accogliendo la richiesta dei pm della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro contro l’ordinanza del 12 settembre 2019 che aveva disposto la sostituzione della misura cautelare della custodia in carcere con quella degli arresti domiciliari, hanno disposto l’annullamento dell’ordinanza impugnata e il ripristino della misura cautelare in carcere, per i reati di omicidio, tentato omicidio e violazioni in materia di armi. B.A.S. è ritenuto il killer dell’agguato ai fratelli Castiglione, avvenuta a Roccabernarda il 31 maggio 2014. Rocco Castiglione, 28 anni, fu ucciso a colpi di fucile a pallettoni in località Cerasara, nelle vicinanze di un maneggio, mentre era in compagnia del fratello Raffaele, 24 anni, che riuscì a scappare illeso. I due fratelli erano figli di Vito Castiglione, considerato un elemento di spicco delle cosche del Crotonese.

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