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Callipo: «La rivoluzione “dolce” si può fare anche dall’opposizione»

Il leader del centrosinistra: «La Santelli non è un nemico da abbattere, saremo da pungolo ma basta con la guerra per partito preso». E poi “apre” alla presenza di “Io Resto” anche alle Amministrative

Pubblicato il: 24/02/2020 – 20:38
Callipo: «La rivoluzione “dolce” si può fare anche dall’opposizione»

CATANZARO Una “rivoluzione dolce” anche dall’opposizione. Il leader di “Io Resto in Calabria” Pippo Callipo traccia la rotta per la minoranza: «Abbiamo detto di voler rivoluzionare il modo di fare politica in Calabria e possiamo farlo anche dall’opposizione. La presidente della Regione non è il nemico da abbattere ma l’amico da aiutare», sostiene Callipo a Catanzaro, nel corso di un’iniziativa organizzata dal neo consigliere regionale del suo movimento, Francesco Pitaro.
«NON SIAMO IN GUERRA CONTRO LA SANTELLI» «È stata una campagna elettorale molto intensa, ho visitato quasi tutta la Calabria e non è stato certo un giro turistico, ma una presa di coscienza, ho visto tante piccole isole, ognuna con le sue peculiarità ed esigenze. Non è stato certo tempo perso perché ora sento di poter affrontare con coscienza il ruolo di opposizione», esordisce Callipo, affiancato da Pitaro ma anche da altri candidati di “Io Resto in Calabria” come Mario Deonofrio e Danilo Ferrara. «Stare all’opposizione – spiega Callipo – non vuole dire fare la guerra, bocciare ogni cosa per partito preso. Noi vogliamo essere un pungolo per chi governa perché proprio così pensiamo di essere d’aiuto alla Calabria. Lo faremo esercitando le prerogative legislative dei consiglieri regionali ma lo faremo anche sul territorio, continuando ad ascoltare le persone e portando alle Regione i loro bisogni. Questo ruolo – aggiunge – mi affascina e ora vogliamo farlo nel migliore dei modi. Abbiamo detto di voler rivoluzionare il modo di fare politica in Calabria e possiamo farlo anche dall’opposizione. La presidente della Regione non è il nemico da abbattere ma l’amico da aiutare». Sotto questo aspetto, Callipo conferma quanto detto nei giorni scorsi commentando le nomine da parte della Santelli di Sergio De Caprio, alias Capitano Ultimo, e dell’astrofisica di rango internazionale Sandra Savaglio quali assessori regionali (rispettivamente all’Ambiente e all’Università, Ricerca e istruzione). «Le ho viste in modo favorevole e positivo, si tratta di due persone competenti e ottime in due settori nevralgici. Mi auguro che lo stesso criterio sia seguito anche nelle altre scelte che farà dialogando con i partiti. In questo caso davvero si potrebbe lavorare bene».
«IO RESTO IN CALABRIA GUARDA ANCHE ALLE AMMINISTRATIVE» Ma Callipo traccia un orizzonte più definito anche per il suo movimento, “Io Resto in Calabria”, annunciando di «voler coinvolgere sempre di più, oltre ai nostri eletti, anche tutti i candidati non eletti, perché vogliamo che questa forza possa davvero portare un contributo alla Calabria e proposte per il bene della Calabria. E valutiamo anche la possibilità di presentarci in alcuni Comuni alle prossime elezioni amministrative». Ma Callipo auspica anche «una collaborazione con gli altri due gruppi di opposizione, Pd e Democratici e Progressisti, per portare avanti insieme la nostra azione nell’interesse della Calabria. Il nostro impegno sarà comunque totale».
L’INTERVENTO DI PITARO «Cabina di regia tra tutti i candidati in modo da non disperdere il progetto il progetto portato avanti da Callipo» e opposizione «costruttiva e propositiva» sono il leit motiv anche dell’intervento di Francesco Pitaro, che poi mette a fuoco il tema dell’iniziativa da lui organizzata, “Entriamo in scena, idee e proposte per l’area centrale”. «Catanzaro – sostiene Pitaro – è un capoluogo solo sul piano formale e non sostanziale, è sotto gli occhi di tutti la crisi di identità e di credibilità della città. Occorre quindi rilanciare e rafforzare Catanzaro e Lamezia Terme, Crotone, Vibo Valentia, rilanciare quest’area centrale in tutte le sue articolazioni. Penso a esempio all’ospedale di Lamezia Terme, che è in via di smantellamento senza che nessuno dica nulla, penso a esempio al progetto di un collegamento Catanzaro-Crotone in mezzora sulla direttrice jonica, a Tropea quale candidata come capitale italiana della cultura 2021 su cui ci impegneremo al massimo. Sono tutte idee che – continua il consigliere regionale di “Io Resto in Calabria” – intendiamo lanciare per rafforzare l’area centrale della Calabria, perché il rilancio di quest’area significa il rilancio dell’intera Calabria. E in questo contesto, sono favorevole anche alla proposta di una legge regionale ad hoc che rafforzi le prerogative di Catanzaro quale capoluogo di regione». (a. cant.)

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