LAMEZIA TERME «Al momento abbiamo 9 casi segnalati e presi in carico dalle tre aziende ospedaliere di Reggio Calabria, Cosenza e Catanzaro. Sono stati fatti sia il primo che il secondo test, sono stati inviati all’istituto superiore di sanità ma sono comunque tutti negativi». Questo quanto affermato da Antonio Belcastro, direttore del Dipartimento Tutela della Salute della Regione Calabria, nel corso del suo intervento nel programma RAI “Buongiorno Regione”. Belcastro, dunque, ha chiarito alcuni punti cruciali dopo l’allarmismo sul contagio di coronavirus esploso in poche ore anche in Calabria. «I nostri ospedali sono pronti – ha detto ancora Belcastro – finora abbiamo risposto con le aziende ospedaliere. Abbiamo fatto una ricognizione fra i posti letto a disposizione e le stanze a pressione negativa, ovvero quelle che evitano il passaggio di agenti patogeni. Abbiamo anche altre tre unità operative di malattie infettive in Regione, 134 posti letto in rianimazione, un ECMO al policlinico di Germaneto». «Dal punto di vista della presa in carico del paziente nella fase acuta – ha affermato Belcastro – abbiamo risposto e risponderemo sicuramente come abbiamo fatto finora, seguendo anche le disposizioni ministeriali, senza alcune falla e nei tempi necessari. Abbiamo evitato contagi con altri pazienti, senza passare dal pronto soccorso ricevendo anche i complimenti da parte del ministero». Altra vicenda, infine, quella legata ai mancati controlli all’aeroporto internazionale di Lamezia Terme: «Inizialmente – ha detto il direttore Belcastro – sono stati disposti solo i controlli sui voli internazionali diretti a Lamezia, poi dal 5 febbraio sono stati estesi ai voli in arrivo da Roma Fiumicino, così come avviene negli altri aeroporti in Italia. Noi abbiamo chiesto, insieme anche alla Santelli, di estendere i controlli agli altri voli nazionali provenienti da Milano, Bergamo e Venezia. Attendiamo ma non dipende né dal Dipartimento salute né dalla protezione civile bensì dall’USMAF». «Finora – ha concluso Belcastro – non è stato fatto anche perché con i treni e gli autobus i passeggeri si muovono ugualmente».
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