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Giunta regionale, il “puzzle” della Santelli

Molti i “nodi” ancora da sbrogliare, soprattutto dopo l’”affaire” Creazzo. Per la Lega in ascesa la Mancuso, le “carte” Pietropaolo e Orsomarso per FdI, l’azzurro Gallo possibile vice

Pubblicato il: 27/02/2020 – 8:42
Giunta regionale, il “puzzle” della Santelli

CATANZARO Ultime caselle da riempire e da incastrare prima del varo ufficiale della Giunta. A distanza di un mese dal voto che ne ha decretato il trionfo, la presidente della Regione Jole Santelli è ancora al lavoro per completare la squadra di governo. Piazzati i due “colpi” di Sergio De Caprio, alias “Capitano Ultimo”, e dell’astrofisica di fama e rango internazionale (ma di carta di identità calabrese) Sandra Savaglio, la governatrice ha già, formalmente una Giunta, sia pure “mini”. Ora si tratta di trovare la quadra e chiudere il cerchio, per la Santelli, che nelle ultime ore si è trovata ad affrontare un paio di emergenze che ne hanno probabilmente rallentato il ritmo: quella del “Coronavirus” da gestire in un contesto, quello calabrese, non allarmante ma potenzialmente tale, e quella, più prettamente politica, determinata dall’inchiesta “Eyphemos” che ha coinvolto un parlamentare del suo partito, Forza Italia, e cioè il senatore Marco Siclari, e il neo consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Domenico Creazzo, con tutto il carico di inquietudini e di affanno che questa vicenda ha riversato sugli equilibri della coalizione.
La Santelli – riferiscono fonti del centrodestra – è nel pieno dell’interlocuzione con i leader nazionali delle forze alleate, soprattutto della Lega, Matteo Salvini, e di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, e da questa interlocuzione dovrebbero arrivare “ad horas” indicazioni utili a risolvere il puzzle della Giunta. Dopo la “doppietta” Capitano Ultimo e Savaglio, l’esecutivo dovrebbe essere definito nella sua trazione prettamente politica, da spalmare tra sei caselle – 5 assessorati e la presidenza del Consiglio regionale – per sei partiti. In sintesi, uno per uno, più o meno. In sintesi ancora più stringente, chi si prende la presidenza del Consiglio regionale rischia di restare senza assessorato. I “nodi” da sbrogliare sarebbero ancora parecchi.
Occhi puntati sulla Lega, che per la Giunta guarda all’esterno più che ai consiglieri regionali eletti il 26 gennaio con il Carroccio: il nome più quotato che Salvini – sempre secondo fonti leghiste – ha in mente sarebbe quello di Anna Maria Mancuso, già senatrice, originaria di Zagarise (provincia di Catanzaro). Un profilo di spessore, quello della Mancuso, con un passato doloroso per una malattia dalla quale ha fatto nascere “Salute Donna Onlus”: la Mancuso (nel fotino), che vive al Nord, sarebbe politicamente molto vicina a Cristian Invernizzi, appena “promosso” da commissario a segretario regionale della Lega (con quanto gradimento per i big calabresi è tutto da capire…). Capitolo un po’ più complicato in Fratelli d’Italia, partito rimasto comprensibilmente “scosso” dall’”affaire Creazzo”.
Autorevoli fonti vicine a Giorgia Meloni definiscono la leader parecchio “irritata” per la situazione, ma smentiscono categoricamente ricostruzioni giornalistiche secondo le quali FdI starebbe pensando a un disimpegno e a un appoggio esterno alla Giunta Santelli, in considerazione del fatto che l’inchiesta “Eyphemos” non getta ombre solo sui meloniani di Calabria. Fratelli d’Italia dunque potrebbe avere la presidenza del Consiglio regionale, e qui, “bruciata” la pista reggina, sarebbero in forte ascesa le quotazioni del catanzarese Filippo Pietropaolo, vicino alla parlamentare e commissario regionale Wanda Ferro.
Se Fratelli d’Italia avrà un posto in Giunta, invece, spazio a Fausto Orsomarso, che potrebbe avere le deleghe accorpate di Turismo e Cultura, anche se la parte “pesante” di questi due settori – spiegano fonti del centrodestra – resterebbe nelle mani della Santelli. Quanto al resto, Forza Italia farebbe la “parte del leone” con Gianluca Gallo, “papabile” vicepresidente dell’esecutivo, e magari anche con Giovanni Arruzzolo, che “piace” molto al deputato Francesco Cannizzaro, mentre la Casa delle Libertà sarebbe rappresentata da Claudio Parente e l’Udc da Franco Talarico. Così il puzzle potrebbe essere completato, in un “range” di tempo che andrebbe da questo week end all’inizio della prossima settimana. Salvo sorprese… (redazione@corrierecal.it)

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