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Sanità, 493 assunzioni nei prossimi due anni. Emigrazione sanitaria a 286 milioni «ma ci sono distorsioni»

La struttura commissariale approva il Programma operativo 2019-21, delineando gli interventi per l’attuazione del Piano di rientro. L’analisi dei commissari su conti (poco migliorati) e servizi. Tr…

Pubblicato il: 27/02/2020 – 19:12
Sanità, 493 assunzioni nei prossimi due anni. Emigrazione sanitaria a 286 milioni «ma ci sono distorsioni»

CATANZARO Il commissario ad acta per la sanità calabrese, Saverio Cotticelli, ha approvato il Programma operativo 2019-2021. Il documento, approvato con un decreto adottato nei giorni scorsi e sottoscritto anche dal sub commissario Maria Crocco, è lo strumento di programmazione degli interventi del riorganizzazione, di qualificazione e potenziamento del settore: il Programma operativo è uno degli adempimenti richiesti dal Tavolo Adduce, il tavolo inter-ministeriale di verifica e monitoraggio sull’attuazione del Piano di rientro a cui è ancora sottoposta la sanità calabrese. Il Programma era già stato trasmesso nei giorni scorsi al Tavolo Adduce, che aveva sollevato alcuni rilievi e richiesto ulteriori integrazioni, apportate dalla struttura commissariale: essendo «necessario approvare in tempi rapidi lo strumento di programmazione 2019/2021 al fine di porre in essere tutti i provvedimenti necessari atti a dame piena attuazione», lo stesso – spiega il commissario – non viene risottoposto alla preventiva valutazione dei ministeri affiancanti».
Il Programma operativo 2019-2021 – si legge nel documento elaborato dalla struttura commissariale – «è il quarto da quando la Regione Calabria è in regime di commissariamento. In questo periodo, l’esito delle iniziative attuate per superare le numerose criticità presenti al momento dell’entrata in vigore del piano di rientro ha disatteso le reali attese di cambiamento, tant’è che nel mese di aprile 2019, il Governo, con dl 35/019, convertito con la legge 60/2019, ha adottato disposizioni urgenti per il Servizio sanitario della Regione Calabria, finalizzate “al raggiungimento degli obiettivi previsti nei programmi operativi di prosecuzione del piano di rientro dai disavanzi del Servizio sanitario regionale, e dei livelli essenziali di assistenza”. L’obiettivo finale dell’ultimo Programma operativo – “uscire dal piano di rientro” – e le sue precondizioni – “raggiungere il pareggio di bilancio entro il 2018 e raggiungere un valore di Lea pari o superiore a 160” – non è stato raggiunto e l’ultimo anno si distingue per una regressione degli indicatori economici e assistenziali conseguiti in precedenza. Sta di fatto, che anche questo quarto programma operativo deve confrontarsi con le identiche criticità: valore della Griglia Lea, disavanzo, mobilità passiva. Sebbene le criticità siano immutate, la sfida che si propone il Programma operativo 2019-21 – è scritto nel piano del commissario – è quella di affrontarle, innanzitutto, valorizzando tre componenti fondamentali per l’organizzazione, la governance del Programma operativo, i sistemi Informativi, le persone».
In particolare – prosegue il documento – «il Programma operativo 2019-2021 si pone l’obiettivo di portare il sistema sanitario della Regione Calabria alla completa erogazione dei Livelli essenziali di assistenza nel rispetto dell’equilibrio economico». Uno degli obiettivi prevalenti – è poi evidenziato – è «la diminuzione della mobilità passiva.
Il saldo finale della mobilità passiva 2018 ammonta a 286.575,596 euro. Al contrario di quanto accadeva in passato, già dalla fine dell’anno 2018, la Regione Calabria ha intrapreso un’attività di analisi, verifica e controllo sulle prestazioni erogate a propri assistiti al di fuori dal territorio di competenza. L’osservazione e il monitoraggio della mobilità sanitaria hanno reso evidente la presenza di fenomeni distorsivi, nei meccanismi di compensazione, penalizzanti per la Regione Calabria. La strategia globale del Programma operativo 2019-2021 combina il completamento dei percorsi assistenziali e delle reti territoriale, ospedaliera e di specialità, non potrà che produrre anche un incremento delle prestazioni e un loro miglioramento qualitativo, riflettendosi positivamente sul fenomeno della mobilità passiva».
Tra gli interventi previsti, spiccano quelli in tema di gestione del personale, con la previsione di un aumento del costo del personale 13,2 milioni nel 2020 e di ulteriori 13,2 milioni nel 2021 e una conseguente aumento di 493 unità nel triennio considerato, gli interventi per la riorganizzazione della rete ospedaliera e assistenziale, il rapporto con gli erogatori privati, la gestione degli investimenti, con particolare riferimento alla costruzione dei tre nuovi ospedali della Sibaritide, di Vibo Valentia e della Piana di Gioia Tauro, pari a 438 milioni. (ant. cant.)

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