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Coronavirus, Occhiuto: «Riattivare gli ospedali semivuoti per curare i contagiati»

Il sindaco scrive a Jole Santelli e alle autorità sanitarie: «Servono più medici, infermieri e ausiliari. E bisogna dotare gli operatori sanitari degli equipaggiamenti necessari»

Pubblicato il: 06/03/2020 – 19:26
Coronavirus, Occhiuto: «Riattivare gli ospedali semivuoti per curare i contagiati»

COSENZA Un appello alle autorità sanitarie e alla Presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, è stato rivolto dal Sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, per fronteggiare eventuali necessità di posti letto, in terapia intensiva o in isolamento, a causa dell’emergenza Coronavirus.
Il sindaco parla, nell’appello rivolto alla Presidente della Regione Calabria, al Direttore generale dell’Azienda Ospedaliera e al commissario reggente dell’Asp di Cosenza, nella sua qualità di massima autorità sanitaria locale e Presidente della Conferenza dei Sindaci del distretto.
«Sono sicuro – afferma Mario Occhiuto – che la presidente della Giunta regionale Jole Santelli sta lavorando già in questa direzione e che si è già posta il problema che qui intendiamo portare all’attenzione delle autorità sanitarie. A breve – sottolinea Occhiuto – si potrebbe profilare la necessità di avere dei posti in terapia intensiva, cosa che si può solo cercare di ottenere nelle strutture esistenti. Lo stesso vale per i posti letto in isolamento. Sia per gli uni che per gli altri – afferma ancora il sindaco – occorrono ambienti con pressione negativa, da cui l’aria non può uscire, oltre a tutta l’impiantistica medicale. Non si può pensare a nuove strutture, anche provvisorie, da realizzare nei prossimi giorni, essendo più agevole, invece, ricollocare pazienti affetti da altre patologie, di più facile gestione, per creare gli spazi necessari alle nuove esigenze indotte dal coronavirus che si dovessero manifestare. La ricollocazione dei pazienti di più agevole gestione – sostiene Occhiuto nel suo appello alle autorità sanitarie e all’istituzione regionale – potrebbe avvenire in ospedali semivuoti come Rogliano, San Marco Argentano, Rossano, Cetraro, Praia e Lungro, dove peraltro il sindaco ha già dato la disponibilità dell’ex ospedale ora riconvertito in Casa della salute. Basterebbe poco per riattivare qualche reparto per malati che non hanno particolari esigenze e creare posti all’Annunziata e al Mariano Santo per i pazienti affetti da coronavirus. Appare questa – aggiunge Occhiuto – la cosa più sensata da fare. Inoltre, dovrebbero essere allestite altre tensostrutture, oltre quella del triage già allestita nel piazzale esterno del pronto soccorso dell’Annunziata, per consentire di effettuare visite mediche alle persone che sospettano di essere state contagiate, in modo da evitare che si rechino al pronto soccorso e agli studi medici, diffondendo ad altri pazienti, più vulnerabili, il contagio. In questa ottica il Comune potrebbe mettere a disposizione le tende in dotazione alla protezione civile comunale”. Un’altra questione sulla quale il Sindaco Occhiuto ha richiamato l’attenzione delle autorità regionali e sanitarie è quella che riguarda “la necessità – ha detto il Sindaco -di procedere senza indugio all’assunzione di personale medico, infermieristico ed ausiliario. Ci vogliono – ha ribadito Occhiuto – più medici, più infermieri ed ausiliari, senza i quali la situazione di emergenza che potrebbe profilarsi non potrà essere adeguatamente fronteggiata. Ci facciamo inoltre interpreti e recepiamo senza esitazioni – ha detto ancora Occhiuto – le sollecitazioni che sono state indirizzate al Dirigente generale del Dipartimento Tutela della salute della Regione Calabria e ai commissari straordinari dell’Azienda Ospedaliera e dell’Asp di Cosenza dal Presidente dell’Ordine dei Medici Eugenio Corcioni per dotare tutti gli operatori sanitari dei necessari equipaggiamenti per prevenire il contagio (mascherine, tute, visiere, ecc.), atteso che, allo stato, nessuna iniziativa è stata ancora assunta in tal senso per consentire agli operatori della sanità di attendere ai loro compiti delicati nelle condizioni di maggior sicurezza possibili, evitando che le strutture sanitarie possano diventare luoghi di maggiore diffusione del virus. Offriremo – così ha concluso il suo appello il Sindaco Occhiuto – la nostra più assoluta collaborazione nell’interesse dei cittadini e della tutela della loro salute».

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