ROMA Contro il virus il governo sembra orientato a ricorrere a misure drastiche, ‘blindando’ la Lombardia e 11 provincie del nord. Lo prevede una bozza del Dpcm ancora suscettibile di modifiche da parte di Palazzo Chigi. Nel dettaglio, la bozza prevede che per «contrastare e contenere il diffondersi del Coronavirus» il governo disponga di «evitare in modo assoluto ogni spostamento in entrata e in uscita» nella Regione Lombardia e in 11 province di Veneto, Emilia Romagna, Piemonte e Marche. In particolare, oltre la regione Lombardia, sempre secondo la bozza, la decisione riguarda le province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti e Alessandria. Eccezioni all’applicazione delle nuove norme possono essere fatte per «indifferibili esigenze lavorative o situazioni di emergenza».
LIMITI A BAR E RISTORANTI Si potranno svolgere le attività «con obbligo, a carico del gestore, di far rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro». Si prevede ancora nella nuova bozza del Decreto di presidenza del Consiglio dei ministri. Per chi non rispetterà le nuove regole, sono previste sanzioni.
EVENTI SPORTIVI Ancora possibili le partite a porte chiuse: sono infatti permessi «eventi e competizioni sportive» nonché allenamenti di atleti agonisti all’interno di impianti sportivi a porte chiuse o all’aperto senza pubblico. Le società sportive sono tenute a garantire controlli su atleti, tecnici e dirigenti. Lo sport di base e le attività motorie all’aperto sono permessi se si mantiene la distanza di un metro.
LIMITARE GLI SPOSTAMENTI «Si raccomanda di limitare la mobilità al di fuori dei propri luoghi di dimora abituale ai casi strettamente necessari» è ‘ una delle raccomandazioni previste nella bozza di Dpcm. Se per le zone rosse ormai la mobilità è ridotta a zero, le raccomandazioni per chi deve effettuare spostamenti sono di pari livello. Sono state sospese tutte le procedure concorsuali in corso ad eccezione di quelle che riguardano l’assunzione di personale sanitario o che possono essere svolte in modo telematico e tramite valutazione curriculare.
STRETTA SUGLI ASSEMBRAMENTI In Lombardia e 11 province di Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Marche dall’8 marzo al 3 aprile «sono sospese le cerimonie civili e religiose, comprese quelle funebri». L’apertura di chiese e luoghi di culto è condizionata alla possibilità di evitare assembramenti. Misura identica è prevista per i musei «chiusi insieme agli altri istituti della cultura».
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