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«Riscoprire lo spirito del 45»

di Antonio Viscomi*

Pubblicato il: 08/03/2020 – 12:59
«Riscoprire lo spirito del 45»

Vorrei condividere con voi alcune considerazioni sulla situazione determinata dall’emergenza epidemiologica in atto. Confesso di aver avuto molti dubbi se farlo o no: le parole, le troppe parole, producono spesso effetti distorti e in alcuni casi più che benefici generano danni. Senza parlare poi di chi vergognosamente mette in giro false informazioni, provocando panico o addirittura suggerendo comportamenti a rischio e neppure di chi sta cercando di trasformare questa situazione in occasione di sciacallaggio politico.
#AZIONI – Credo però che a questo punto sia chiaro a tutti che il problema che abbiamo davanti è contenere la diffusione del virus perché altrimenti il sistema sanitario rischia il collasso, in particolare per quanto riguarda le strutture di terapia intensiva. Se non vogliamo arrivare al punto di dover selezionare i pazienti da collocare in terapia intensiva, scegliendone alcuni da curare e abbandonando altri, allora #contenere la diffusione virale e #rafforzare la disponibilità di strutture sanitarie sono le azioni più importanti. Su entrambi i fronti possiamo e dobbiamo fare molto.
#RESPONSABILITÀ – La prima azione da mettere in atto è aiutare le strategie di contenimento adottando comportamenti responsabili, senza sottovalutazione e senza approssimazione. Tornare in Calabria dalle zone chiuse e continuare a vivere come se nulla fosse e riempire le piazze la sera è da irresponsabili e merita di essere riprovato, anche severamente. Comportamenti responsabili dei singoli, dunque, ma anche di tutte le istituzioni che devono riorganizzare immediatamente – non domani, né dopodomani, ma oggi – il proprio modo di operare. Ci sono gli strumenti: mettiamoli in atto! Lavoro agile, call conference, ICT, disciplina degli ingressi e delle presenze, pulizia e sanificazione straordinaria e così via. Impariamo dallo sforzo di innovazione che stanno portando avanti le scuole, forse sarà la volta buona per comprendere che la tecnologia aiuta molto, se la si sa e la si vuole utilizzare.
#VELOCITÀ – Come sempre, anche in questo caso non è questione di avere le carte a posto, ma di avere le idee chiare e di mettere in atto procedure amministrative veloci. Per le prime, è necessario dare un adeguato spazio a chi la trincea la conosce perché la vive in prima persona: mai come questa volta il decisore politico deve farsi guidare dalla reale competenza scientifica e professionale. Per le seconde, lo sciagurato decreto Calabria oggi manifesta tutta intera la sua #assurdità. L’ho detto a suo tempo e continuerò a dirlo: se si ha paura di imbrogli di vario genere si intervenga sulla composizione delle commissioni di gara, ma non sulla stessa possibilità di svolgere le gare, con l’urgenza e l’immediatezza che la situazione oggi richiede. Perciò bisogna utilizzare tutti gli spazi che il decreto consente, con coraggio e con consapevolezza per assicurare l’approvvigionamento di tutte le strumentazioni necessarie per affrontare l’emergenza nelle aziende sanitarie ed ospedaliere. E per assumere tutti quei professionisti costretti in situazioni di precariato da anni e anni di commissariamento. E bisogna farlo in tempo utile, perché quella contro la diffusione del virus è una lotta contro il tempo: vince-chi-arriva-prima. E noi dobbiamo arrivare prima del virus.
#IMPRESE – Bene dunque le misure di contenimento e di gestione dell’emergenza sanitaria da parte del governo. Meno bene la gestione della comunicazione. Ora però si affronti pure l’emergenza economica, per quanto difficile sia. Le cose devono andare di pari passo. E qui abbiamo bisogno di almeno quattro, cinque cose per tutto il sistema ecocnomico nazionale e non solo per le aziende delle aree chiuse. Questa è la proposta, parte della proposta, che porterò all’attenzione nelle sedi dovute: sospensione delle tasse per sei mesi prorogabili per altri sei mesi mediante procedura semplificata (o automatica) di richiesta all’Agenzia delle Entrate; le tasse sospese potranno essere recuperate nelle successive scadenze di imposte applicando un tasso minimo di costo; sospensione di rate per finanziamenti e mutui, per sei mesi prorogabili per altri sei mesi, mediante procedura semplificata (o automatica) di richiesta agli istituti bancari di riferimento; le rate sospese potranno essere recuperate traslando il periodo di ammortamento ed applicando un tasso minimo di costo al periodo di sospensione (come fosse uno scoperto di conto corrente); erogazione di finanziamenti ponte in favore delle imprese fino al 50% dell’ultimo fatturato (dimostrabile anche con prechiusura di bilancio approvata, visto che i bilanci saranno approvati ad aprile); le operazioni saranno garantite con procedere automatica da Medio Credito Centrale; intervento di Cassa Depositi e Prestiti a sostegno della aziende strategiche del Paese anche attraverso l’ingresso nel capitale sociale delle stesse; sterilizzare per un periodo adeguato tutti gli effetti legalmente correlati alla crisi di liquidità di imprese e partite IVA (basti pensare alle comunicazioni obbligatorie alla centrale rischi).
#RISCOPRIRE – Una cosa è certa: questa crisi ha dimostrato in modo evidente che nessuno è un’isola e che abbiamo una sola possibilità di venirne fuori: capire che siamo una comunità e che il comportamento di ciascuno si riflette su tutti. Per questo dobbiamo cercare di trasformare la crisi in un’opportunità per recuperare spirito di comunità e di coesione sociale, per rafforzare il senso di responsabilità, ma anche per sfrondare le nostre vite personali e pubbliche dalle sovrastrutture del superfluo e per rimettere l’essenziale al centro, per sprigionare infine energie creative e leadership, locali e globali, illuminate. Insomma per tirare fuori il meglio da noi stessi e dalle nostre comunità. Dall’io al noi: così ho voluto intitolare il mio personale diario politico, pubblicato da poco con Rubbettino. Dall’io al noi non è un gioco di parole, ma l’invito a cambiare sguardo sulle cose del mondo. E costruirlo riscoprendo l’essenziale: insieme possiamo cambiarlo, insieme possiamo cambiare. In fondo questo è lo #Spirito_del_45, quello che ha fatto grande l’Italia e l’Europa.
*Deputato PD

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