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«Pietropaolo incompatibile». E Nicolazzi vuole sfilargli il posto in Consiglio

Il primo dei non eletti nella lista di Fdi nella circoscrizione centro diffida l’assemblea regionale e la presidente Jole Santelli. Il consigliere, secondo la segnalazione, risulta amministratore d…

Pubblicato il: 09/03/2020 – 12:42
«Pietropaolo incompatibile». E Nicolazzi vuole sfilargli il posto in Consiglio

CATANZARO I consiglieri regionali sono ai box in via precauzionale contro i contagi da Covid-19 ed in quello che doveva essere il giorno della prima riunione dell’assise guidata da Jole Santelli è Fratelli d’Italia a sollevare un polverone. Nulla a che fare con la politica, i “meloniani” provano a risolvere le questioni di incompatibilità chiedendo che venga rispettata la legge, se così non sarà finirà tutto a carte bollate. I protagonisti della vicenda sono Amedeo Nicolazzi (sindaco di Petilia Policastro) e Filippo Maria Pietropaolo. Il primo rimasto fuori dal consiglio, il secondo eletto a furor di popolo. Tra i due candidati nella circoscrizione centro, si inseriscono le contestazioni circa l’incompatibilità dello stesso Pietropaolo che sono state sollevate dall’avvocato Oreste Morcavallo in una missiva inviata al presidente Jole Santelli oltre che all’intero consiglio regionale ed al suo segretario. Nella lettera, l’avvocato di Nicolazzi, sottolinea che: «Il consigliere regionale Filippo Maria Pietropaolo versa in una evidente condizione di incompatibilità ai sensi dell’articolo 3 comma 1 numero 2 della legge 23 aprile del 1981 numero 154. In quanto ricopre la carica di amministratore unico della Seta s.r.l. con sede in Settingiano (comune nel catanzarese ndr), titolare di un contratto di subappalto per il servizio di evoluzione del sistema informativo per la gestione degli appalti pubblici e dei servizi annessi della regione Calabria giusta decreto dirigenziale numero 44115 del 28 aprile del 2017». L’eccezione di incompatibilità, troverebbe giustificazione poiché: «La stessa società risulta titolare di un contratto di subappalto nel servizio di prenotazione telefonica call center integrato area centro regionale per conto delle Aziende ospedaliere della Regione Calabria». Ma non ci sono solo i servizi telefonica. Nelle more della lettera compare anche che la «società risulta pure titolare di contratto di fornitura di servizi informatici di supporto per la gestione dei bandi di sportello per l’azienda Calabria Lavoro e per il dipartimento lavoro della regione Calabria». Dai controlli fatti dal consigliere non eletto, emergerebbe anche che la Seta ha anche un rapporto di partnership con la Engineering «titolare di molteplici contratti per servizi informatici e per la digitalizzazione della Regione Calabria». Tutto questo secondo il consigliere non eletto alla regione contesta la causa di incompatibilità del “rivale” di lista Filippo Maria Pietropaolo. Per queste ragioni invita il consiglio regionale a prenderne atto, in caso d’inerzia, si annuncia già ricorso all’autorità giudiziaria e alla magistratura contabile. (mi.pr.)

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