ROMA Come a Milano nella notte tra sabato e domenica scorsi. Una fuga quasi disperata e incontrollata. Accade all’autostazione Tibus della Tiburtina, a Roma, da dove per intenderci partono ogni giorno decine di autobus diretti in Campania, Molise, Abruzzo e anche in Calabria. Qui centinaia di viaggiatori si sono ritrovati, pronti a lasciare la capitale, ma senza alcun controllo. Già perché secondo “Il Messaggero” la quasi totalità dei partenti dalla Tibus erano sprovvisti della necessaria autocertificazione per muoversi tra le regioni e le città del Paese, così come previsto dall’ultimo Dpcm varato dal Governo Conte dallo scorso 9 Marzo per cercare di contenere l’epidemia da coronavirus in tutta Italia.
IN FUGA MA SENZA CONTROLLO Come riportato dal quotidiano romano, dunque, almeno un viaggiatore su due non avrebbe avuto nulla da mostrare agli eventuali controlli che, di fatto, non ci sono stati. E ieri pomeriggio – dunque molte ore dopo l’annuncio del Premier Conte – decine di passeggeri in partenza anche per la Calabria quel foglio di carta non l’avevano né compilato né stampato. Secondo quanto appreso ancora da “Il Messaggero” oltre alla vigilanza privata che peraltro non è tenuta a svolgere questa mansione, non c’era neanche un agente di polizia, un carabiniere o un vigile urbano.
NESSUNA SPIEGAZIONE Alcuni dei passeggeri, quelli più coscienziosi, avrebbero anche chiesto informazioni alla biglietteria senza ottenere alcuna risposta. «Ma lei non ha una copia da potermi dare? Scusi ma poi a chi lo devo fare vedere? Chi me lo deve controllare?». C’è chi, invece, cade dalle nuvole: «Ah sì quella, ma la devo davvero compilare?».
I CONTROLLI La Capitale solo in queste ore sta provvedendo ad intensificare i controlli ma intanto per tutta la giornata di ieri centinaia di pendolari sono partiti per raggiungere i familiari e le loro abitazioni in altre regioni e in Calabria. Alla faccia dell’allarme per il coronavirus e in barba a quanto previsto del Governo, mettendo a rischio la salute dei propri cari. (Gi.Cu.)
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